(Teleborsa) - L
a battaglia per la conquista del Corriere della Sera non si è ancora conclusa, nonostante l'OPAS promossa su
RCS dall'editore Urbano Cairo sia uscita vincente,
con una soglia di adesioni del 48,82% che gli consente di fatto di esercitare il controllo sul gruppo media.
L'ultima parola è quella di Della Valle e degli altri soci storici, che hanno presentato un
esposto alla Consob ed alla Procura, per la verifica della regolarità delle due offerte concorrenti (
l'OPA di Bonomi e
l'OPAS di Cairo).
International Media Holding, società veicolo che rappresenta la cordata dei soci storici (Della Valle,
Mediobanca,
Unipol e Pirelli) guidata da Andrea Bonomi, ha fatto sapere di aver "presentato in data 20 luglio un
esposto in Consob, chiedendo di verificare se vi siano state irregolarità nello svolgimento dell'OPAS da parte di
Cairo Communication".
L'Authority ha risposto subito, annunciando che
"non ritiene, allo stato, sussistenti i presupposti per la sospensione cautelare dell'offerta Cairo".
Nello stesso tempo, la cordata dei soci storici ha portato
l'esposto anche alla Procura di Milano, senza formulare vere e proprie ipotesi di reato, ma chiedendo solo la verifica della correttezza della gara. Il plico è stato consegnato alla segreteria del procuratore capo Francesco Greco, che attualmente è in ferie e rientrerà lunedì prossimo.
La questione in Tribunale potrebbe diventare più lunga perché, a quanto pare,
sarebbero nel mirino soprattutto le operazioni aperte di mercato sul 25% del capitale, condotte nei giorni precedenti la scadenza delle due offerte da parte di alcuni soggetti qualificati (hedge fund e intermediari). Scomoda sarebbe soprattutto la posizione di
Equita Sim, che secondo gli esperti potrebbe configurare un conflitto d'interesse, avendo questa svolto sia il ruolo di advisor finanziario di Cairo sia quello di intermediario di mercato.