(Teleborsa) -
Il cuore dell'Europa ancora al centro di un attacco terroristico. Dopo i tragici fatti di Nizza, è stata questa volta Monaco di Baviera a finire nel mirino di un terrorista, come si è saputo in seguito, che ha aperto il fuoco nel centro commerciale Olympia-Einkaufszentrum, nei pressi dell'ex villaggio olimpico del 1972.
Dieci morti, killer compreso, e 27 feriti provocati dall'azione di un ragazzo diciottenne nato in Germania, ma di origini iraniane. Il ragazzo, che viveva con i genitori, non era conosciuto dalla polizia. Ma ora si sa tutto di lui, anche se non si conoscono i motivi della sanguinosa azione. L'attentatore, perché comunque sempre di attentato si tratta, ha cominciato a
sparare con una pistola prima delle 18. E' stato immediatamente inseguito da agenti in borghese e dopo un chilometro si è suicidato. Le autorità tedesche avevano immediatamente dichiarato "lo stato di emergenza" in tutta la città. esortando i cittadini a restare in casa. Ogni tipo di trasporto pubblico era stato sospeso. Per i servizi tedeschi, non ci sarebbero legami fra l'attentatore di Monaco e lo Stato islamico né con altri gruppi militanti. Dello stesso avviso anche funzionari dell'intelligence Usa, che preferiscono rimanere coperti dall'anonimato.
In un comunicato ufficiale, la
polizia di Monaco aveva subito parlato di una "grave situazione terroristica". In un video amatoriale diffuso poco dopo l'attentato, si sentono chiaramente dei colpi di arma da fuoco, con scene di panico di gente in fuga e almeno un uomo che esce dal centro commerciale con una pistola in mano sparando sui passanti, per poi sparire nella metropolitana. In un primo momento si era diffusa la voce di tre attentatori. Il presidente della Baviera, Horst Seehofer, e il ministro dell'Interno del Land, Joachim Hermann, avevano immediatamente riunito l'unità di crisi alla cancelleria di Monaco. Anche la Farnesina ha attivato l'Unità di crisi per verificare
l'eventuale presenza di cittadini italiani presenti nel centro commerciale al momento dell'attentato.