(Teleborsa) - L'effetto degli
stress test condotti dall'EBA, l'autorità bancaria europea, continua a farsi sentire, tanto che i
titoli bancari italiani sono oggetto anche oggi di una raffica di vendite.
A pagare più di tutti è
MPS,
unica banca italiana bocciata: il titolo lascia sul parterre oltre il 15% dopo aver chiuso in rally la vigilia sull'effetto benefico prodotto dal
nuovo piano di risanamento dell'istituto toscano. Oggi, il titolo è stato nuovamente bersagliato dagli investitori sullo
scetticismo sulla realizzabilità del piano messo a punto dall'
amministratore Fabrizio Viola.
Tra le
cinque banche oggetto degli stress test, soffrono
Unicredit (-8,46%) e
UBI Banca (-6,99%). Al palo anche
Intesa Sanpaolo che cede il 3,79%, dopo essersi appesantita in seguito ai
risultati del semestre.
Per il premier italiano, Matteo
Renzi, intervistato da Cnbc,
"le banche italiane non sono un problema per l'UE" e si dichiara "
soddisfatto del risultato degli stress test".
"Negli ultimi 12 mesi, ogni giorno si diceva che il problema erano le banche italiane e noi replicavamo che non era vero. Alla fine gli stress test mostrano la realtà: abbiamo la migliore banca europea, Intesa Sanpaolo, e quattro istituti su cinque sono in una buona situazione - aggiunge Renzi - Il problema è MPS, per la quale abbiamo lavorato con forza a una soluzione di mercato. Perciò sono soddisfatto del risultato". Per la prima volta abbiamo "
eliminato il problema dei Non performing loans".
Tra gli altri player del comparto bancario soffrono soprattutto le popolari: La
Popolare Emilia Romagna,
Banco Popolare e
Banca Popolare Milano flettono tutte di oltre il 10%.