(Teleborsa) -
Quattro anni dopo il patteggiamento siglato con le autorità americane e britanniche per lo scandalo Libor, partito dalla nota transazione da 453 milioni di dollari,
Barclays diventa la prima banca a siglare un'intesa con una quarantina di Stati americani che nel 2012 avevano avviato le loro indagini sulla presunta manipolazione di tassi benchmark che condizionano strumenti finanziari con un valore di migliaia di miliardi di dollari.
Barclays pagherà 100 milioni di dollari per porre fine alle indagini di 43 Stati Usa e del District of Columbia."Ci deve essere un insieme di regole che vale per tutti, non importa quanto ricchi o potenti siano, e ciò include grandi banche e altre istituzioni finanziarie coinvolte in frodi o che condizionano il funzionamento dei mercati finanziari", ha detto Eric Schneiderman, procuratore di New York, lo Stato che insieme al Connecticut ha fatto da capofila nelle inchieste. Secondo
Schneiderman, Barclays "ha frodato entità governative e non profit sottraendo loro fondi che altrimenti sarebbero stati usati a beneficio dei cittadini di New York".Barclays,
che non ha ammesso né negato di essere colpevole, ha cooperato "in modo ampio" con gli Stati.