(Teleborsa) - In una Roma ormai "quasi" deserta ed un clima caldo tipico ferragostano, anche se qualche ventata di aria fresca ha offerto un piccolo refrigerio negli ultimi giorni ai romani in città,
la Giunta Raggi resta concentrata sule due grandi piaghe della Capitale: la "mondezza" ed i trasporti.
Rifiuti Due giorni fa, l'assemblea capitolina ha
bocciato la sfiducia all'assessore Muraro, per la vecchia questione delle consulenze all'AMA, mentre la nuova
"Sindaca" Virginia Raggi ha messo a punto un piano a tappe serrate che prevede di arrivare entro fine anno ad un
progetto a "rifiuti zero" sul tipo cinquestelle.
La gestione dell'emergenza però prevede
l'utilizzo prioritario di impianti ACEA già esistenti a S.Vittore, Aprilia, Orvieto e Terni, aree molto prossime alla città di Roma. E proprio qui sta la falla, perché
dai Comuni elencati è già arrivato un maxi stop all'arrivo degli "scarti" di Roma: "Ma che siamo su Scherzi a parte?", ha commentato il presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini.
TrasportiAltra gatta da pelare per la Raggi, che ha subito
stanziato fondi per le infrastrutture. La Giunta ha infatti approvato un
finanziamento da 18 milioni per l'ATAC per realizzare opere infrastrutturali, evitando così a Roma un black out a settembre, anche per i problemi della metro A.
"La somma è stata reperita grazie all'operazione di pulizia del bilancio che avevo annunciato durante l'assestamento di luglio", ha assicurato l'assessore al Bilancio di Roma Marcello Minenna.