(Teleborsa) -
Flessibilità sui conti, legge di
bilancio, piani
industriali. Sono questi alcuni dei
temi caldi toccati dal
Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, in una lunga intervista. "Se ci presentiamo in
Europa e ai
mercati con un piano industriale per l'Italia credibile fondato sullo
stimolo agli investimenti e la
competitivita' del sistema produttivo esistono spazi per ottenere quello di cui abbiamo bisogno" ha esordito il
ministro sulle pagine di Repubblica, convinto che questa sia la strada per ottenere da
Bruxelles la cosiddetta flessibilita' sui conti. "Siamo
sempre stati nelle regole, ma le regole non possono essere lette a senso unico", ha aggiunto. "Vale per il completamento dell'
Unione bancaria, bloccato dai veti tedeschi, cosi' come per la disciplina di bilancio. La
Commissione Juncker ha introdotto la clausola della flessibilita' per investimenti e riforme.
L'Ecofin ne ha limitato insensatamente l'utilizzo a un solo anno. Dobbiamo ampliarne la portata
temporale e quantitativa". L'Europa non deve fare da alibi, ma "al contrario deve essere uno
stimolo per usare al meglio le risorse", sottolinea.
"Dal
paper di Padoan sulla crescita al
migration compact, abbiamo offerto
proposte concrete, ma le risposte sono state deboli. I Governi che hanno elezioni nel 2017 - come Olanda, Francia e Germania -sembrano voler evitare gli
scossoni politici che deriverebbero dal rilancio del
progetto europeo". Quanto alla
legge di Bilancio, per il ministro "
investimenti e competitivita' sono i due pilastri attorno a cui costruire la manovra. Gli stimoli indifferenziati alla domanda non funzionano in un clima di
incertezza generalizzata che e' destinato a protrarsi. Occorre individuare con chiarezza pochi,
precisi driver di crescita su cui concentrare le risorse, spiegando in modo trasparente ai
cittadini che i frutti si vedranno nel tempo". Calenda cita poi il
piano "Industria 4.0, che si fonda su forti stimoli fiscali agli
investimenti in macchinari e beni digitali, ulteriore sostegno alla contrattazione aziendale, la costruzione di una rete di
centri di eccellenza universitari sulla manifattura innovativa, misure per favorire la finanza per la crescita, un piano sulla
formazione per imprese, studenti e lavoratori". Poi sara' lanciato "un profondo ridisegno del
mercato dell'energia", mentre "su internazionalizzazione e digitalizzazione verra' potenziato il lavoro fatto con il
piano straordinario per il Made in Italy e quello per la banda larga", ha concluso il Ministro.