(Teleborsa) - "Non può non allarmare la costante discesa delle assunzioni a tempo indeterminato, ma ancor più preoccupante è che il lavoro a termine non riesce a recuperare neanche parzialmente il deficit di assunzioni rispetto al 2015. Certamente, molte aziende hanno anticipato al 2015 le assunzioni previste quest'anno, ma il dato, in generale, sembra segnalare soprattutto molta cautela e prudenza del nostro sistema produttivo". Così
Guglielmo Loy, segretario confederale Uil, ha commentato i
dati INPS diffusi stamane.
"Il continuo crescere dei voucher, inarrestabile e omogeneo in tutto il Paese, deve portare il legislatore a porre paletti più rigidi rispetto al solo obbligo di comunicazione, così come prevede il Governo", aggiunge Loy chiedendo che nella prossima Legge di Stabilità un intervento strutturale di riduzione delle tasse sul lavoro, "sia per dare respiro ai consumi sia per incentivare selettivamente (sud, giovani e occupazione aggiuntiva), le imprese che coraggiosamente, comunque, assumono".
Preoccupato anche il segretario confederale dell'Ugl,
Fiovo Bitti: "cresce l'utilizzo dei voucher e crollano i contratti a tempo indeterminato: la realtà che ci mostra l'Inps parla di un lavoro sempre più precario". "Centrare l'attenzione sul solo saldo attivo fra assunzioni e cessazioni è fuorviante, in quanto si rischia di intravedere una ripresa occupazionale che non c'è nei fatti", spiega il sindacalista, segnalando che "se consideriamo la corsa alle assunzioni registratasi negli ultimi mesi del 2015, il secondo semestre del 2016 potrebbe registrare una riduzione dei contratti a tempo indeterminato in termini percentuali ed assoluti di molto superiore a quella già rilevata fra gennaio e giugno. Tutto questo, purtroppo - conclude -, senza che il governo batta un colpo".