(Teleborsa) - Mentre alcune persone risultano ancora disperse, salgono a
268 le vittime del grave
terremoto di magnitudo 6,0, la cui prima scossa è avvenuta alle 03:36 del 24 agosto 2016 tra le province di
Rieti e
Ascoli Piceno.
368 i feriti, di cui alcuni gravi, mentre le persone salvate da sotto le macerie sono 238.
La maggior parte delle vittime ad
Amatrice, in cui ci sarebbero 204 morti, come rivelato dal sindaco
Sergio Pirozzi, aggiungendo che i dispersi sono almeno 15.
Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione Civile, teme però che il bilancio in termini di vittime, possa essere di dimensioni peggiori di quello dell'Aquila dove i morti furono 309.
Fino ad ora, ha dichiarato la responsabile delle emergenze della Protezione civile,
Titti Postiglione, nelle zone del Centro Italia sono 460 le scosse registrate.
Ieri pomeriggio, è stato indetto un
Consiglio dei Ministri straordinario, dove sono stati stanziati
50 milioni di euro per i primi aiuti alle persone compite dal sisma.
Intanto la Procura di Rieti ha aperto reato di disastro colposo, dovrà fare luce anche sui crolli che hanno interessato edifici ristrutturati recentemente, come la scuola di Amatrice e il campanile crollato ad Accumoli. Mentre non si placano le polemiche, si invoca da più parti un cambio di rotta sulla prevenzione antisismica.
E' stata la seconda notte in tenda per le migliaia di sfollati che sarebbero circa 4mila tra Lazio e e Marche, mentre non si ferma il lavoro incessante dei soccorritori che continuano a scavare tra le macerie nella speranza di trovare persone ancora in vita.