(Teleborsa) -
Finale con segni negativi per le principali borse europee, dove, invece, resiste alle vendite Piazza Affari. Il listino milanese è stato sostenuto dalla
buona performance del comparto bancario, ma anche da alcuni dati macro positivi, come il
mercato del lavoro, mentre
ha deluso l'inflazione.
Sostanzialmente stabile l'
Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,115. Prevale la cautela sull'
oro, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,29%. Giornata da dimenticare per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 45,02 dollari per barile, con un ribasso del 2,87%. Gli occhi degli investitori restano puntati sul
vertice OPEC di fine settembre, alla luce degli
ultimi dati sulle scorte settimanali negli Stati Uniti.
Sulla parità lo
spread, che rimane a quota 120 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,13%.
Tra i mercati del Vecchio Continente, tentenna
Francoforte, con un modesto ribasso dello 0,61%. Discesa modesta per
Londra, che cede un piccolo -0,58%. Dimessa
Parigi, con un calo frazionale dello 0,43%.
Il listino milanese mostra un timido guadagno in chiusura, con il
FTSE MIB che ha messo a segno un +0,31%.
Il
controvalore degli scambi nella seduta odierna a Piazza Affari è stato pari a 2,08 miliardi di euro, con un incremento di ben 576,9 milioni di euro, pari al 38,45%, rispetto ai precedenti 1,5 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,63 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 1,03 miliardi.
Risultato positivo a Piazza Affari per i settori
Banche (+3,27%),
Chimici (+3,20%) e
Assicurativi (+1,09%). In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si sono manifestati nei comparti
Materie prime (-2,53%),
Vendite al dettaglio (-1,50%) e
Tecnologici (-1,23%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Intesa Sanpaolo (+4,21%),
Unicredit (+3,50%),
Unipol (+2,89%) e
Banco Popolare (+2,10%). Nel complesso
ben comprate anche le banche a livello europeo, sostenute dai rumors provenienti dalla Germania, sull'ipotesi di una
operazione di aggregazione tra Deutsche Bank e Commerzbank.
Le peggiori performance, invece, si sono registrate sui petroliferi, in particolare su
Tenaris, che ha chiuso a -2,53%.
Lettera su
Buzzi Unicem, che registra un importante calo del 2,41%.
Sotto pressione
STMicroelectronics, con un forte ribasso dell'1,76%.