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Povertà, al via da domani le domande per il sostegno

Economia
Povertà, al via da domani le domande per il sostegno
(Teleborsa) - L'attuazione del Piano nazionale per la lotta alla povertà prende il via. Da domani, venerdì 2 settembre, potranno essere presentate le domande per essere ammessi a beneficiare del SIA, il Sostegno per l’Inclusione Attiva. Sarà utilizzato l'apposito modulo pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e sul sito dell'INPS, che dovrà poi essere consegnato al Comune di residenza.

Si tratta di risorse per 750 milioni di euro. Una dotazione che permetterà di dare sostegno a circa 200 mila famiglie, con 500 mila minori, per un totale di quasi 1 milione di persone. A queste si aggiungono i quasi 500 milioni di euro destinati ai Comuni per rafforzare i servizi offerti a livello locale.

Quali sono i requisiti per accedere al SIA?

In primis bisogna possedere la dichiarazione I.S.E.E. ossia l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente che certificato tramite un attestato, consente ai contribuenti a basso reddito di accedere a prestazioni sociali e servizi di pubblica utilità a condizioni agevolate. L’ I.S.E.E dovrà essere in corso di validità e dovrà essere inferiore o uguale a 3 mila euro.

Il richiedente deve essere cittadino italiano o comunitario o essere uno straniero in possesso di permesso di soggiorno di lungo periodo. Occorre poi risiedere in Italia da almeno 2 anni.

Nel nucleo familiare deve essere presente almeno un componente minorenne o un figlio disabile, oppure una donna in stato di gravidanza accertata (la documentazione medica attestante lo stato di gravidanza e la data presunta del parto è rilasciata da una struttura pubblica e allegata alla richiesta di beneficio; nel caso si tratti dell’unico requisito sulla composizione del nucleo familiare posseduto, la richiesta del beneficio può essere presentata a decorrere dai quattro mesi dalla data presunta del parto).

Per l’accesso al beneficio si dovrà ottenere una valutazione multidimensionale del bisogno uguale o superiore a 45 punti, in una scala che attribuisce un punteggio massimo di 100 punti. Questo perché Raffaele Tangorra, Direttore Generale per l'inclusione e le politiche sociali del Ministero ha spiegato che “sulla base delle risorse disponibili non è possibile coprire tutta la platea delle famiglie con almeno un figli minorenne o disabile, ovvero donna in stato di gravidanza, e I.S.E.E. inferiore a 3.000 euro.
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