(Teleborsa) -
Il PIL dell'Italia ha mostrato una crescita zero, nel secondo trimestre, centrando le
stime preliminari rilasciate dall'Istat a metà agosto.
Disattese, invece, le aspettative del governo che
si attendeva un miglioramento da "crescita zero" al "+0,1-0,2%", alla luce degli
ultimi dati diffusi sui servizi. Per l'intero 2016 l'esecutivo di
Renzi punta a portare a casa una crescita dell'1%. Ma
dall'indicatore sul settore manifatturiero è arrivata ieri una doccia fredda: l'indice è scivolato in zona di contrazione ai minimi da 20 mesi.
Nel secondo trimestre,
il PIL è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente mentre è stata
rivista al rialzo la crescita rispetto all'anno precedente. La stima di metà agosto, prevedeva una salita dello 0,7% mentre oggi l'Istat ha rilevato un
balzo dello 0,8%. La variazione acquisita per il 2016 è pari a +0,7%.
Il dato conferma che
l'Italia resta in coda alle maggiori economie mondiali insieme alla
Francia. Nello stesso periodo il PIL è aumentato in termini congiunturali dello
0,6% nel Regno Unito.
Nel complesso, secondo la stima diffusa, il 12 agosto scorso, da Eurostat,
il PIL dei paesi dell’area Euro è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell’1,6% nel confronto con lo stesso trimestre del 2015.