(Teleborsa) -
Non si placa la bufera sulla Giunta Capitolina dopo l'ondata di dimissioni.
La sindaca Virginia Raggi getta acqua sul fuoco delle polemiche, affermando con decisione che si
andrà avanti "con determinazione", ma che la situazione sia più critica di quanto già non appaia è evidente dalle parole di
Beppe Grillo, che scarica il neo sindaco di Roma: "Non posso fare sempre la vostra balia, adesso dovete sbrigarvela da soli". Se non è una bocciatura non tanto dell'operato, quanto perlomeno delle
capacità organizzative e gestionali della Raggi e del suo entourage, poco ci manca. Al fondatore del Movimento 5 Stelle certi atteggiamenti di rottura con i big del direttorio nazionale
non vanno giù, segno della presenza di due opposte fazioni all'interno del M5S.La bufera che ha portato alle dimissioni
dell'ex assessore al Bilancio Marcello Minenna, l'ex capo di gabinetto Carla Raineri e i vertici di AMA e ATAC è stata scatenata dalla questione del
super stipendio di 193 mila euro annui assegnato al Capo di Gabinetto. Una notizia che aveva suscitato immediatamente
forti polemiche. Il sindaco Raggi è pronta a a selezionare curricula per sostituire i dimissionari. "Obiettivo rimane quello di trovare le personalità migliori".
Il super assessore Minenna
lamenta un problema di trasparenza di fondo, ritenendo che la Raggi si sia circondata di persone sbagliate, che non avrebbero
nulla da spartire con lo spirito dei Cinque Stelle.
Intanto, già si fanno
i primi nomi del nuovo amministratore unico dell'ATAC che viene indicato in Manuel Fantasia. Ingegnere nucleare esperto di trasporti con esperienze internazionali, Fantasia prenderà il posto di Armando Brandolese che si è dimesso insieme al direttore generale Marco Rettighieri.