(Teleborsa) - Si stanno definendo sempre più
le novità del piano-pensioni in vista del confronto con i sindacati previsto per martedì prossimo. In particolare, l'attenzione è posta sulla questione dell'anticipo pensionistico che potrebbe diventare flessibile, ovvero si potrà
fare affidamento sulla possibilità di andare in pensione a 63 anni, dunque fino a tre anni e sette mesi prima dei requisiti attuali. In ballo ci sono
misure per 2 miliardi di euro.In altre parole, chi avrà determinati requisiti
potrà farsi anticipare una percentuale più o meno cospicua del proprio assegno pensionistico, dal 100% alla metà a un terzo. Ma il Governo non si vuole limitare alla flessibilità, bensì ha
allo studio anche un aumento delle pensioni minime. Complessivamente, il pacchetto
prevede diverse nuove misure, tra cui appunto l'Ape (anticipo pensionistico), l'estensione o il rafforzamento della quattordicesima per i pensionati,
l'uscita anticipata dal lavoro ai lavoratori precoci e a coloro che sono impegnati in attività usuranti, la ricongiunzione
gratuita dei contributi versati in fondi distinti.