(Teleborsa) - L’economia dell’Eurozona ha continuato ad espandersi ad un ritmo generalmente stabile, nel mese di agosto. Tuttavia, il tasso di incremento è sceso ai minimi su 19 mesi, soprattutto a causa di un
più lento tasso di espansione in Germania.
La
lettura finale dell'indice PMI del settore servizi, elaborato da Markit,
è sceso a 52,8 punti dai 52,9 punti di luglio e al di sotto della precedente stima flash di 53,1.
Il rallentamento è dipeso dalla Germania, dove la crescita delle attività ha segnato il valore più debole in oltre tre anni. L'indice PMI servizi,
è scivolato a sorpresa a 51,7 punti dai 54,4 punti precedenti.
Francia (a 52,3 da 50,5),
Italia (a 52,3 da 52)
e Spagna (56 da 54,1) hanno riportato
tassi di incremento accelerati rispetto a luglio.
"I dati dell’indagine sostengono l’idea che
la BCE non ha intenzione di aspettare di fornire stimoli ulteriori all'economia. Ciò spinge ancora di più i responsabili delle politiche finanziarie ad
agire per la fine della settimana, dando così supporto alla fiducia sia sulle prospettive future dell’economia sia sulla capacità della banca di mantenere il suo target d’inflazione" ha commentato
Chris Williamson, Chief Business Economist presso Markit.
Il faro dei mercati si sposta così verso la
BCE di Mario Draghi che, tornerà a riunirsi, giovedì prossimo.