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Scuola, poca trasparenza sul bonus merito

Economia, Scuola, Welfare
Scuola, poca trasparenza sul bonus merito
(Teleborsa) - La valorizzazione del merito dei docenti costituisce una forma di incentivo, introdotta dall'ultima riforma, che dovrebbe servire anche a migliorare il sistema, coinvolgendo tutto il personale della scuola attraverso la massima trasparenza sui motivi delle scelte fatte dal dirigente scolastico e sull'ammontare delle somme assegnate a ogni singolo insegnante. I sindacati della scuola, invece, continuano a ricevere lamentele per la mancanza di informazioni, in diverse scuole, sia sulle modalità di scelta adottate, sia sull'ammontare delle singole somme attribuite e sulle prestazioni effettivamente svolte da personale docente individuato.

Si tratta in media di 23mila euro a scuola, assegnati al 20-30% degli insegnanti di ruolo. Troppi dirigenti scolastici rimangono aggrappati a una poco convincente FAQ ministeriale di fine luglio, nella quale si spiegava che sono tenuti a comunicare “le motivazioni delle loro scelte al Comitato di valutazione e a tutta la comunità professionale, in forma generale e non legate ai singoli docenti”. Eppure lo stesso Miur, con la Nota n. 1804 dello scorso aprile, aveva spiegato che l’introduzione del merito costituisce un “percorso innovativo per la valorizzazione della professionalità dei Docenti nelle Istituzioni Scolastiche” ed “è opportuno che venga attivato un coinvolgimento della comunità scolastica nel suo complesso”.

"Abbiamo l’impressione – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – che una parte dei dirigenti scolastici preferisca mantenere in gran segreto le informazioni sulle assegnazioni del bonus sul merito ai docenti per evitare chiacchiere e commenti. A questi presidi diciamo, però, che sta avvenendo esattamente il contrario: è la mancanza di chiarezza e trasparenza a generare il sospetto. Certamente, non aiuta per uscire da questo equivoco nemmeno il comportamento dell’amministrazione centrale. È bene che i dirigenti scolastici, invece, rispettino un principio base della gestione dell’amministrazione, quale è la trasparenza, pubblicando con celerità i nominativi dei docenti e le somme accreditate".

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