(Teleborsa) -
Segnali misti dall'economia cinese, che vede ancora scendere l'export ad agosto, ma ad un tasso inferiore a quanto registrato in precedenza ed a fronte de
primo recupero delle importazioni da due anni a questa parte.
Secondo la General Administration of Customs,
le esportazioni in agosto sono crollate del 2,8% rispetto all'anno precedente, rallentando la caduta
rispetto al -4,4% di luglio. Il dato si rivela anche
superiore alle attese degli economisti, che indicavano una contrazione del 4%.
Il rallentamento della caduta delle esportazioni ha a che fare anche con il
deprezzamento dello yuan, dato che la valuta cinese ha perso circa il 7% del suo valore a luglio contro un basket delle principali valute mondiali.
Le importazioni sono salite per la prima volta in 2 anni dell'1,5%, dopo esser crollate del 12,5% a luglio. In realtà, il recupero del valore delle importazioni è in buona parte da attribuire alla
risalita dei prezzi delle materie prime, soprattutto quelle energetiche, ma segnala in piccola parte anche un aumento dei consumi interni e degli investimenti.
Il surplus commerciale è dunque sceso a 52,05 miliardi di dollari dai 52,31 miliardi di luglio, risultando
inferiore alle attese degli economisti, che stimavano un avanzo di 59,40 miliardi.
Cauti i commenti degli analisti che, pur accogliendo con un moderato ottimismo questi numeri, affermano di non attendere ancora una "svolta" dell'economia cinese.