(Teleborsa) -
Lo snellimento e la riorganizzaizone degli organici rappresentano "un processo ineludibile per tutte le banche" della Penisola, ha affermato il
direttore generale della Banca d'Italia, Salvatore Rossi. "Ma non è l'unica risposta a una tecnologia e a mercati che cambiano:
occorre ripensare ai modelli di business, aggiornare le forme tecniche di
interazione con la clientela, rendere più 'intelligente'
la funzione di selezione del merito di credito", ha detto in un'intervista a Firstonline.info
L'innovazione aiuta ma
attenzione "agli eccessi di automazione - avverte - che possono generare mostri peggiori di quelli già in circolazione,
i regolatori e supervisori per primi devono badarci. Non si può fermare il progresso per nostalgia del 'piccolo mondo antico', ma si può e si deve
incanalarlo verso soluzioni che accrescano il benessere di tutti i partecipanti al mercato, intermediari finanziari, aziende, famiglie".
Sul tema dell'elevata quota di crediti deteriorati da smaltire "
la mancanza di informazioni chiare e complete è uno dei problemi che ritardano la soluzione in Italia". Qui "attribuiamo grande importanza innanzitutto alla
segnalazione sulle sofferenze che stiamo creando qui da noi in Vigilanza;
saranno informazioni non disponibili al pubblico, ma costringeranno ciascuna banca a organizzarle per bene sicché essa potrà, in caso di vendita delle sofferenze, mettere tutto a disposizione dei potenziali acquirenti".
L'altro snodo, molto importante, "sta nelle norme e nelle procedure fallimentari ed esecutive; su queste è intervenuto il Governo in due riprese fra l'anno scorso e quest'anno - rileva Rossi - con
decreti che hanno accorciato i tempi medi di escussione delle garanzie".Interpellato poi sulla questione del
futuro referendum sulle riforme costituzionali, senza schierarsi esplicitamente - "la questione è squisitamente politica", dice - il banchiere centrale chiarisce tuttavia come "da un punto di vista di efficienza del processo decisionale di politica economica
non c'è dubbio che il bicameralismo perfetto all'italiana sia un sistema da correggere. Non a caso la comunità internazionale si e' convinta trattarsi della
'madre' di tutte le riforme strutturali per l'Italia. Come farlo è materia di
tecnica costituzionale e in fin dei conti di grandi scelte politiche, dunque è giusto che a pronunciarsi sia tutto il popolo".
Infine, sulla futura
Legge di Stabilità "è prioritario che
l'economia italiana ritrovi la strada della fiducia degli investitori e della crescita, poi può porsi il problema della
distribuzione del reddito e del livello di tutela sociale". E poi "non va mai perso di vista il vincolo della
sostenibilità delle finanze pubbliche: non perché ce lo chiede l'Europa, ma perché lo dobbiamo a chi ha in mano i titoli del nostro debito pubblico, oltre che ai nostri figli".
"
Ridurre le tasse è un imperativo categorico, questo Governo lo sa bene e ne ha fatto un suo impegno solenne. Lo spazio va trovato
riducendo la spesa pubblica - conclude Rossi - nella parte in cui alimenta sprechi e usi contrari alla crescita economica".