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Quindici anni dopo l'America ricorda al mondo le vittime dell'11 settembre

Gli attentati del 2001 provocarono 2974 vittime, oltre i 19 terroristi che dirottarono i 4 aerei. Presenti a Gound Zero Clinton e Trump. Obama a Washington

Quindici anni dopo l'America ricorda al mondo le vittime dell'11 settembre
(Teleborsa) - L'11 settembre 15 anni dopo. L'America ricorda al mondo che dal 2001 l'esistenza e il modo di vivere di ciascun abitante di ogni dove non sono stati più come prima. Alla stessa ora dello schianto a New York del primo Boeing 767 dell'American Airlines contro la torre nord del World Trade Center, le 8,46 quando erano 14,46 in Italia, un minuto di silenzio in memoria delle 2752 vittime del duplice crollo ha aperto le celebrazioni, seguito da altri 5 minuti di silenzio per ricordare l'impatto del secondo aereo contro l'altra torre gemella, lo schianto a Washington contro il Pentagono, che costò la vita ad altre 189 persone, e la caduta in Pennsylvania del B757 volo United 93 con ulteriori 40 morti. Le vittime dei 4 attentati furono in totale 2974, oltre ai 19 terroristi che dirottarono gli aerei.

In migliaia hanno ascoltato attoniti la lettura dei nomi, scanditi uno ad uno, delle vittime morte tra l'enorme ammasso di macerie delle Twin Towers, tra cui molti soccorritori.

Presenti a Ground Zero anche i due candidati alla Presidenza degli Stati Uniti nelle oramai prossime elezioni per la Casa Bianca, Hillary Clinton e Donald Trump, seduto in tribuna vicino al Sindaco Rudolph Giuliani. La Clinton, per un malessere conseguenza di un colpo di calore, ha abbandonato la cerimonia prima della conclusione della lettura dei nomi dei caduti. Tramite un comunicato, Trump ha pronunciato poche parole di commemorazione: "Questo è il giorno del ricordo ma anche il giorno della risolutezza. Perché il nostro solenne dovere è quello di lavorare insieme per rendere il Paese sicuro di fronte a un nemico che non cerca nient'altro che distruggere il nostro modo di vivere".

La Clinton, in un'intervista alla Cnn in precedenza registrata, ha attaccato il suo rivale alle presidenziali accusandolo di una retorica che ha solo alimentato le motivazioni che guidano l'Isis. "Trump di fatto ha dato un aiuto ai militanti dell'Isis - ha detto Hillary - che sperano in uno scontro tra civiltà e in una guerra di religione".

Il Presidente Obama, dopo aver osservato il primo minuto di silenzio dalla Casa Bianca, si è trasferito al Pentagono, dove sul quartier generale della Difesa Usa si abbattè l'aereo che provocò 189 vittime, le 64 persone che si trovavano a bordo e 125 a terra. "Ai sopravvissuti e alle famiglie delle vittime - ha detto Obama - voglio dire che è un onore trovarmi con voi oggi durante questa ricorrenza. Non dimenticheremo mai le 3 mila vittime che ci sono state sottratte e vogliamo onorare il coraggio di coloro che si sono messi in pericolo per salvare degli estranei. Siamo grati alla forza dei soccorritori e rinnoviamo l'amore e la fede che ci uniscono come un'unica famiglia americana".

Barack Obama è poi tornato a parlare dell'Isis: "Anche se le cose sono evolute, il terrorismo continua a colpire. Al Qaida e l'Isis sanno che non riusciranno mai a distruggere la nazione americana. Per questo cercano di terrorizzarci mettendoci l'uno contro l'altro, e noi non permetteremo a nessuno di dividerci. La nostra diversità non è una debolezza, essa è e resterà sempre una delle nostre forze principali".

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