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Il destino dell'Italicum nelle mani della Consulta

La Corte Costituzionale il 4 ottobre dovrà decidere sulla legittimità della legge elettorale

Politica
Il destino dell'Italicum nelle mani della Consulta
(Teleborsa) - Sotto pressione il Governo, non solo per l'esito del tanto atteso Referendum costituzionale del quale non si conosce ancora la data, ma anche per l'avvicinarsi della giorno in cui la Corte Costituzionale dovrà decidere sulla legittimità della legge elettorale italiana del 2015: l'Italicum.



Il 4 ottobre prossimo, infatti, la Consulta darà il suo verdetto, alimentando o meno le tensioni politiche sul premier Matteo Renzi, che rischiano di allontanare gli investitori da Piazza Affari proprio a causa della crescente instabilità politica.

Non sembra essere troppo preoccupato il presidente del Consiglio, dichiaratosi pronto a "cambiare l'Italicum se serve. Una legge elettorale si può cambiare in 3 mesi, in 5 mesi, quello che non si può cambiare è la Costituzione: o la cambi col referendum o rimane la stessa per 30 anni". "L'Italicum non piace? E che problema c'è, discutiamola, approfondiamola", ha dichiarato Renzi sempre più concentrato sulla campagna per il Referndum. Il quesito referendario "non è sul futuro del Governo, è sul futuro del Paese. Non riguarda la legge elettorale, i poteri del premier ma la riduzione del numero di quelli che fanno politica. Non stiamo riducendo la democrazia, stiamo riducendo le poltrone dei politici, le tensioni tra Regioni e Stato, stiamo eliminando enti inutili come il Cnel e stiamo permettendo al Paese di avere un sistema più facile, più semplice: chi vota sì riduce le poltrone, chi vota no lascia le cose come sono".
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