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Presidenziali USA, scenari di investimento

La disaffezione verso i candidati dei due maggiori partiti rende il risultato ancor meno prevedibile del solito

Economia
Presidenziali USA, scenari di investimento
(Teleborsa) - A poco meno di due mesi dalle elezioni presidenziali in America, la maggior parte dei sondaggi danno Hillary Clinton ancora in vantaggio su Donald Trump. Da valutare ora se il malore dell'ex first lady possa aver compromesso la sua ascesa.

Gli investitori hanno però ben pochi motivi per rilassarsi. Innanzitutto il recente voto britannico a favore della Brexit ci rammenta quanto possa essere difficile prevedere l'esito dei voti popolari. In secondo luogo in passato ci sono state negli Stati Uniti campagne elettorali caratterizzate da marcate oscillazioni. Nel 1988, ad esempio, Michael Dukakis perse contro George Bush per sette punti percentuali, quando solo due mesi prima i Democratici erano in vantaggio con lo stesso margine. Terzo, queste elezioni statunitensi
sono le prime in cui le percentuali di disapprovazione per i principali candidati superano quelle di approvazione.

Secondo gli esperti di UBS Wealth Management, la disaffezione verso i candidati dei due maggiori partiti rende il risultato ancor meno prevedibile del solito. Gli investitori farebbero meglio a prepararsi a esiti alternativi.

Mark Haefele, Global Chief Investment Officer Wealth Management, e Dirk Effenberger, Head of Cross-Regional Investment Office, hanno individuato idee di investimento che possono eccellere con una presidenza Clinton, altre che possono beneficiare di una presidenza Trump e infine un gruppo che dovrebbe offrire una buona performance indipendentemente dal nome del vincitore.

In caso di vittoria della Clinton, il contesto dovrebbe continuare a sostenere le azioni e le obbligazioni investment grade statunitensi. I mercati potrebbero avere una reazione moderatamente positiva nel momento in cui si attenuerà l'incertezza sulla politica e i mercati escludono gli scenari più estremi. Questo esito supporterebbe anche l'Efficienza energetica, tema di investimento a lungo termine. Clinton è una sostenitrice dichiarata delle rinnovabili e in generale delle tecnologie per la riduzione del CO2.

Se invece fosse Trump a conquistare la Casa Bianca si potrebbero avere reazioni dei mercati analoghe al voto a favore della Brexit: l'oro potrebbe aumentare e vi potrebbe essere un deflusso di capitali dal dollaro statunitense verso il franco svizzero. Nel contempo, il timore di un maggiore protezionismo potrebbe nuocere ai listini o ai settori con un'elevata esposizione alle vendite come i beni di consumo voluttuari dell'Eurozona.

In ogni caso gli investitori possono superare indenni le elezioni statunitensi aumentando i titoli europei che garantiscono dividendi (UME, UK e Svizzera), focalizzandosi su una combinazione di qualità e sostenibilità dei dividendi. Il tema di investimento Sicurezza sembra ben posizionato per beneficiare dell'aumento della spesa per la sicurezza promesso da entrambi i candidati. D'altra parte, la fiacca crescita dell'economia messicana potrebbe pesare sulle azioni messicane e sul peso. L'attività tiepida dovrebbe persistere con Clinton e nel caso di una vittoria di Trump sarebbe solo aggravata dall'incremento dell'incertezza per un protezionismo più aggressivo.

Nonostante il rilevante vantaggio di Hillary Clinton su Donald Trump, il risultato elettorale è ben lungi dall'essere scontato. Gli investitori devono prepararsi ad affrontare i diversi possibili esiti delle elezioni, coprendo l'esposizione del portafoglio a un risultato elettorale inatteso o privilegiando titoli che possano brillare indipendentemente dal nome del vincitore.
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