(Teleborsa) -
Finale di seduta al ribasso per le principali borse europee, dove gli energetici risentono del
ritracciamento dei prezzi del petrolio. Sul sentiment degli investitori continua a pesare la
prospettiva di un rialzo dei tassi negli Stati Uniti, nel breve termine.
Nessuna variazione significativa per l'
Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,124, sulla
delusione dell'indice Zew, che misura il sentiment di fiducia degli investitori tedeschi. Sessione debole per l'
oro, che scambia con un calo dello 0,23%. Giornata da dimenticare per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 45 dollari per barile, con un ribasso del 2,79%, dopo i
recenti commenti dell'International Energy Agency che ha riacuito i timori per l'eccesso di produzione globale.
Piccolo passo in avanti dello
spread, che raggiunge quota 125 punti base, mostrando un aumento di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari all'1,28%.
Tra i mercati del Vecchio Continente, pensosa
Francoforte, con un calo frazionale dello 0,46%. Tentenna
Londra, con un modesto ribasso dello 0,51%. Sotto pressione
Parigi, con un forte ribasso dell'1,15%. Giornata nera per la Borsa di Milano, che affonda con una discesa dell'1,74%.
Il
controvalore degli scambi nella seduta odierna a Piazza Affari è stato pari a 1,99 miliardi di euro, in calo rispetto ai 2,12 miliardi della vigilia; mentre i contratti si sono attestati a 241.090, rispetto ai 253.421 precedenti.
Su 219 titoli trattati in Borsa, 149 hanno terminato la seduta con una flessione, mentre i rialzi sono stati 54. Invariate le rimanenti 16 azioni.
Si distinguono a Piazza Affari i settori
Beni personali e casalinghi (+0,74%) e
Tecnologico (+0,66%). Nel listino, le peggiori performance sono state quelle dei settori
Telecomunicazioni (-3,67%),
Petrolifero (-3,23%) e
Assicurativo (-2,32%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Poste Italiane (+1,49%): per ora
il collocamento della seconda tranche resta in stand-by.
Denaro anche sul lusso con
Luxottica (+1,39%), che beneficia della
promozione di Deutsche Bank. Brilla anche
Moncler (+1,24%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute sui petroliferi, in particolare
Saipem, che termina le contrattazioni a -4,83%.
Tra le banche, negli ultimi mesi sotto i riflettori del mercato, si segnala il tonfo di
Unicredit, che mostra una caduta del 4,17%. Per contro restano positive
BPM (+0,47%) e
Banco Popolare (+0,97%)
alle prese con la fusione. Focus su
MPS (-1,04%):
domani si riunirà il Cda che nominerà il nuovo amministratore delegato della banca senese. Tra gli altri finanziari, in apnea
Generali Assicurazioni, che arretra del 3,50%:
l'Ad Philippe Donnet ha smentito le indiscrezioni su una possibile fusione con Axa o altri.