(Teleborsa) -
Piazza Affari chiude gli scambi in lieve rialzo al pari degli Eurolistini.
Dal fronte macro, piccoli passi in avanti per l'
inflazione dell'Eurozona dopo i segnali di deflazione arrivati nei mesi precedenti. Un dato che comunque resta ben lontano dal target del 2% fissato dalla Banca Centrale Europea. Oggi è stato il giorno della
Bank of England che ha
confermato il costo del denaro allo 0,25%.
Intanto
Wall Street dopo una partenza cauta viaggia in territorio positivo, con l'
indice S&P-500 che segna un incremento dello 0,78%.
Nessuna variazione significativa per l'
Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,124. Sessione debole per l'
oro, che scambia con un calo dello 0,29%. Seduta positiva per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che porta a casa un guadagno dell'1,10%. L'
EIA, divisione del Dipartimento dell'Energia americano, ha annunciato un
nuovo calo delle scorte di petrolio nella settimana al 9 settembre.
Balza in alto lo
spread, posizionandosi 130 punti base, con un incremento di 4 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,33%.
Tra gli indici di Eurolandia giornata moderatamente positiva per
Francoforte, che sale di un frazionale +0,51%, sostenuta
Londra, con un discreto guadagno dello 0,85%, e incolore
Parigi, che non registra variazioni significative, rispetto alla seduta precedente.
Piazza Affari chiude la giornata con un guadagno frazionale sul
FTSE MIB dello 0,34%, invertendo la tendenza rispetto alla serie di quattro ribassi consecutivi, cominciata venerdì scorso. Sulla stessa linea, il
FTSE Italia All-Share che avanza a 18.241 punti.
Tra le
migliori azioni italiane Moncler (+3,87%) che oggi ha beneficiato della
promozione di Morgan Stanley a "overweight".
Nel lusso,
giornata no per
Tod's (-6%) che ha
alzato il velo sui conti semestrali. Pesa il
taglio del giudizio a "hold" deciso da Kepler Cheuvreux.
Brilla Safilo (+6,25%) che ha festeggiato il
nuovo accordo licenza Moschino e Love Moschino.
Forti vendite su
Salvatore Ferragamo, che chiude le contrattazioni a -2,20%.
Tra le banche la peggiore è
Unicredit, scivolata del 2,25%. Chiude in frazionale calo
MPS (-0,54%). La banca è stata in focus dopo la
nomina di Marco Morelli a nuovo AD e le dimissioni del presidente Tononi.
Tra i petroliferi, in calo
Saipem (-1,30%) vista dalla stampa come
"candidato più probabile" per il progetto TurkStream.