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Fiducia, studio Cgil: 33% famiglie italiane teme peggioramento economico

Il Segretario Generale, Susanna Camusso, chiede un cambiamento di fondo nelle politiche economiche e sociali

Economia
Fiducia, studio Cgil: 33% famiglie italiane teme peggioramento economico
(Teleborsa) - Le famiglie che prevedono un miglioramento della situazione economica dell'Italia nei prossimi 12 mesi scendono di 20 punti percentuali rispetto a gennaio e passano dal 46% al 26%. Salgono, invece, quante temono un peggioramento: 33% ad agosto rispetto al 21% di gennaio. Per la prima volta, negli ultimi 12 mesi, i pessimisti superano gli ottimisti. Questa dinamica è accentuata se si osserva il sub-campione relativo a lavoratori dipendenti, pensionati e disoccupati. La quota di quanti temono un peggioramento sale al 37%, mentre scendono al 23% le famiglie che si attendono un miglioramento delle condizioni economiche del Paese. Anche tra le imprese si registra un deciso calo della fiducia.

A novembre il 31% prevedeva un miglioramento della situazione economica generale, mentre ad agosto la quota scende al 14%. Il calo delle attese positive non si trasforma, però, solo in pessimismo ma in una crescente percezione di stagnazione. Seppur con dinamiche meno evidenti peggiora anche la percezione relativa alle aspettative personali (cioè della propria famiglia o impresa).

Per il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, "i dati della ricerca non stupiscono, vista la situazione dell'occupazione, in particolare dei giovani e il numero altissimo di persone in povertà assoluta. Sono tutte condizioni che verifichiamo quotidianamente nel rapporto con le persone e che identificano la differenza tra propaganda e realtà della condizione degli italiani. Per questo è urgente un cambiamento di fondo nelle politiche economiche e sociali, con interventi strutturali e non una tantum. Occorrono investimenti, a partire da quelli pubblici, per rilanciare nell'immediato e in prospettiva lo sviluppo. Occorre puntare sull'elemento di fondo dell'occupazione nella futura manovra economica, come la Cgil indica con le proposte avanzate con il suo Piano del Lavoro".
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