(Teleborsa) -
Si chiude all'insegna della cautela la seduta delle borse europee, con Piazza Affari in fondo, a causa del pessimo andamento dei titoli bancari, che sono tornati a scontare le incertezze legate alle sofferenze. Da segnalare in particolare
MPS in caduta libera.
In focus ancora le
riunioni di politica monetaria della Bank of Japan e della Federal Reserve, che domani daranno le indicazioni su tassi e misure quantitative.
Sostanzialmente stabile l'
Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia (-0,08%). Avanti l'
Oro con guadagno frazionale dello 0,26%, mentre il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) porta a casa un guadagno dell'1,76%, in
attesa del vertice OPEC.
Lieve calo dello
spread, che scende a 127 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta all'1,26%.
Tra i mercati del Vecchio Continente Francoforte chiude con un moderato aumento dello 0,47%, piccoli passi in avanti anche per
Londra, che segna un incremento marginale dello 0,47%, incolore
Parigi, che non registra variazioni significative, rispetto alla seduta precedente.
Giornata no per la Borsa di Milano, con il
FTSE MIB che chiude in calo (-0,86%) e si attesta su 16.259 punti; sulla stessa linea, il
FTSE Italia All-Share perde lo 0,80%, continuando la seduta a 17.905 punti. Poco sotto la parità il
FTSE Italia Mid Cap (-0,41%), come il FTSE Italia Star (-0,2%).
Risultato positivo a Piazza Affari per i settori
Tecnologico (+1,23%) e
Sanitario (+0,89%). In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si sono manifestati nei comparti
Materie prime (-2,36%),
Media (-2,23%) e
Banche (-2,09%).
Fra i
pochissimi titoli in attivo nel paniere dei titoli guida si segnalano
STMicroelectronics (+1,57%) e
Prysmian (+1,05%).
Le più forti vendite si registrano su Banca MPS, che crolla del 6,4%.
A preoccupare è la possibilità di uno slittamento del piano industriale atteso a fine mese. Male anche
Banca Popolare di Milano, che registra un importante calo del 5,89%,
Banco Popolare, che arretra del 4,54%, e
Banca Popolare dell'Emilia Romagna, che mostra una caduta del 4,27%.
Nell'elenco dei peggiori anche
Saipem, che lascia sul terreno il 3,21%, sul taglio degli investimenti annunciato dalla brasiliana Petrobas.