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Scuola, incentivi minimi per i dirigenti scolastici

Il sindacato della scuola Anief sottolinea che è pronto il regolamento sulla valutazione dei dirigenti scolastici: gli incentivi sono minimi e chi non è in grado di fare il preside diventa impiegato

Economia, Welfare
Scuola, incentivi minimi per i dirigenti scolastici
(Teleborsa) - "È questione di giorni per la pubblicazione del testo normativo sulla nuova valutazione dei dirigenti scolastici, così come previsto dalla riforma della Buona Scuola approvata nel luglio 2015: a breve è infatti prevista la pubblicazione del regolamento MIUR che attuerà la direttiva per la loro valutazione. Entro settembre, si verrà a conoscenza dei nuovi obiettivi parte integrante del mandato triennale dei dirigenti scolastici. Dopo una fase di autovalutazione, prevista tra gennaio e maggio 2017, toccherà nel corso dell'estate al nucleo valutante - composto da ispettori e da un altro dirigente scolastico - verificare l'autovalutazione. L'ultima azione da adottare sarà ad appannaggio della direzione generale degli Uffici scolastici regionali, cui spetterà esprimere il giudizio finale. Saranno tre le aree da valutare, con incidenze diverse sul giudizio finale: competenze gestionali ed organizzative; valorizzazione dell'impegno e dei meriti professionali del personale; apprezzamento del proprio operato all'interno della comunità scolastica. Più di una perplessità giunge sulla retribuzione di risultato per la quale viene da dire: tanto rumore per nulla". E' quanto sottolineato dal sindacato della scuola Anief.


Marcello Pacifico
presidente presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal si chiede: "cosa si vuole premiare con 175 euro lordi al mese? Qualcuno prenderà 150 euro al mese e qualcuno ne prenderà 200, sempre lordi: il tutto, a fronte di una mole di responsabilità notevolmente aumentata con l'autonomia e la Legge 107/15. Il problema risiede nell'intera retribuzione dei dirigenti scolastici che, rispetto a quella degli altri dirigenti dello Stato, rimane notevolmente più bassa. Se si vuol fare un discorso serio di premialità, bisogna aumentare con il nuovo contratto le risorse e non solo per la retribuzione di risultato".



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