(Teleborsa) - "
Non parlo del Discorso sullo Stato dell'Unione,
perché l'Unione va molto male. Un anno fa dicevo che non c'era abbastanza Unione e dopo un anno non posso che ripeterlo. Le rotture e le fessure sono numerose e sono pericolose". Non usa mezzi termini il Presidente della Commissione UE,
Jean Claude Juncker che ha
spiegato che l'UE è "davanti a una policrisi". Il Presidente della Commissione UE lo ha detto parlando durante la seduta plenaria del
Comitato Economico Sociale Europeo (
CESE).
Secondo il numero uno di Bruxelles, "c'è ancora troppa disoccupazione, anche se l'Europa ha creato 8 milioni di posti di lavoro" e "il tasso di occupazione è vicino a quello degli USA" quando alcuni anni fa era "più basso di 5 punti".
Parlando del
patto di stabilità,
Juncker ha sottolineato che questo "non è stupido, come diceva un mio predecessore" perché "le cifre lo dimostrano" e perché "abbiamo inserito gli elementi di flessibilità. Nel 2009 il deficit medio era del 6,3%, ora la media è dell'1,9%". Questa "è la prova che il consolidamento progredisce" .
Non poteva mancare un accenno a tutti i problemi gravi con cui è alle prese l'Unione Europea: "crisi dei rifugiati,
Brexit e mancanza di investimenti" oltre alle situazione "in Ucraina e Siria".
Juncker ha spezzato una lancia a favore dell'Italia. "Sui migranti ammiro lo sforzo dell'Italia per l'accoglienza" "La crisi dei rifugiati è importante perché è il motivo per cui la UE si divide" e Bruxelles "non deve lasciare sole l'Italia, la Grecia o Malta" ovvero "i Paesi in prima linea" nella crisi dei rifugiati.