(Teleborsa) -
Piazza Affari e le altre borse europee si confermano in rosso, ma il Listino di Milano resta il peggiore a metà giornata, a causa della pressione delle vendite sui titoli bancari.
Tramontato il
capitolo Fed e preso atto delle
decisioni della Bank of Japan, le borse stanno dando spazio oggi a
qualche realizzo, dopo il rally delle due giornate precedenti, anche in vista dell'
avvicinarsi del vertice OPEC. Il petrolio intanto prosegue in rosso.
Non brillanti i dati macro della mattinata, soprattutto
il taglio del PIL della Francia e la
revisione al ribasso del PIL 2015 dell'Italia. Tentennanti anche le indicazioni fornite dai
PMI dell'Eurozona.
L'
Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,122. Sulla parità lo
spread, che rimane a quota 128 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,20%.
Tra i listini europei discesa modesta per
Francoforte, che cede un piccolo -0,33%, incolore
Londra, che non registra variazioni significative rispetto alla seduta precedente, pensosa
Parigi, con un calo frazionale dello 0,64%. Giornata no per la Borsa italiana, in flessione dell'1,01% sul
FTSE MIB. Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, decolla
Salvatore Ferragamo, con un importante progresso del 2,27%, complice la
promozione di Kepler Cheuvreux. Piccoli passi in avanti per
Mediaset, che segna un incremento marginale dello 0,87%.
Giornata moderatamente positiva per
Unicredit, che sale di un frazionale +0,66%, unica banca in attivo grazie a due upgrade, mentre gli altri Istituti di credito sono fra i peggiori:
Banca Popolare dell'Emilia Romagna scivola del 2,15%,
Azimut del 2,10% e
Banca MPS dell'1,98%,
fra voci di un possibile intervento di Stato. Sotto pressione
Mediolanum, con un forte ribasso dell'1,97%.
Sul Listino completo brilla
Moleskine (+13%), grazie
all'offerta avanzata dal Belgio.