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La cinese Sino Europe Sports su falsi documenti acquisizione Milan: speculazioni infondate

Il Gruppo "vicino" al Governo di Pechino valuta azioni legali per le false indiscrezioni ai suoi danni. "Al lavoro per chiudere l'accordo"

Economia, Sport
La cinese Sino Europe Sports su falsi documenti acquisizione Milan: speculazioni infondate
(Teleborsa) - Prosegue il balletto di voci su cessioni di Club di calcio italiani di primo piano condite da indiscrezioni su presunti falsi. Dopo le notizie sulla Roma che hanno animato le ultime ventiquattro ore, un'altra smentita vede di scena ancora una volta il Milan dato come vittima di un tentativo di raggiro. E' infondata, infatti, ogni speculazione su false garanzie finanziarie e falsi documenti che gli acquirenti cinesi della squadra di Berlusconi avrebbero inviato a Fininvest, come precisa la stessa Sino Europe Sports, la società cinese in dirittura finale per l'acquisizione appunto del Milan.



"In merito alle incessanti speculazioni da parte dei media, inclusa quella odierna, diffusa dal quotidiano cinese Caixin, che sostiene che durante le negoziazioni, Fininvest avrebbe ricevuto false garanzie finanziarie e falsi documenti a supporto - afferma il comunicato - Sino Europe Sports dichiara fermamente che ogni speculazione a riguardo è infondata e che sta valutando di avviare le opportune azioni legali".

"Come più volte già dichiarato da Fininvest - prosegue la nota - Sino Europe Sports si è attenuta debitamente e puntualmente agli obblighi finanziari nei confronti di Fininvest, in conformità con l'accordo siglato il 5 agosto. Le parti stanno lavorando attivamente per finalizzare il closing, come previsto nello stesso accordo". Ma c'è il massimo riserbo sulle modalità di pagamento, anche se alcuni "bene informati" sostengono che dovrebbe avvenire in più momenti, con versamento del saldo a novembre.

Sino Europe Sports Investment Management Changxin Co di fatto è soggetto acquirente privato. Ma tra i suoi investitori c'è un fondo che ha il Governo di Pechino come azionista. Se poi si considera che Sino-Europe Sports è un mezzo creato per sveltire gli investimenti nello sport da parte cinese in Europa, come dice chiaramente la stessa denominazione della società, tutto sembrerebbe molto chiaro. Ovvero che "dietro l’operazione c’è di fatto un fondo statale cinese”, come conferma, protetto dall'anonimato, un consulente della cordata acquirente.

Il motore dell'operazione sarebbe Haixia Capital, società controllata dallo Stato che si occupa di investimenti nelle infrastrutture nell'area del Fujian, provincia sud-orientale cinese con capoluogo Fuzhou.

Sarebbe quindi proprio il Governo di Pechino, che avrebbe come obiettivo l'organizzazione dei mondiali del 2030, a "interessarsi con determinazione" del calcio europeo appunto per giungere ben preparati all'appuntamento. Non va dimenticato come lo stesso Presidente cinese Xi Jinping un grande appassionato di calcio e che in quel grande Paese niente sia possibile senza il suo benestare.
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