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Morto Bernardo Caprotti fondatore di Esselunga

Il 7 ottobre avrebbe compiuto 91 anni. Per sua volontà funerali strettamente privati e niente necrologi. Un'immagine legata al mondo dei supermercati

Economia
Morto Bernardo Caprotti fondatore di Esselunga
(Teleborsa) - L'imprenditore Bernardo Caprotti è morto a Milano. Caprotti, fondatore della catena di supermercati Esselunga, era ricoverato da tempo in una clinica del capoluogo lombardo. Il 7 ottobre avrebbe compiuto 91 anni. La scomparsa di Bernardo Caprotti è stata annunciata dalla moglie Giuliana Caprotti, che, attraverso una nota, ha espresso "immenso dolore il decesso del marito".


"Per espressa volontà del defunto - aggiunge la nota - i funerali saranno celebrati in forma strettamente privata e per suo desiderio non dovranno seguire necrologi".

I supermercati Esselunga sono concentrati nel Nord Italia e recentemente Caprotti aveva dato mandato a Citigroup per valutare la vendita di Esselunga dopo le manifestazioni di interesse di alcuni fondi.

Oltre ad essere imprenditore, qualche anno fa Bernardo Caprotti ha scritto il libro dal titolo "Falce e cartello", una serie di accuse al mondo delle cooperative rosse con le quali ha polemizzato per anni. E' stato sotto i riflettori della cronaca anche per un aspro scontro con un figlio con strascichi giudiziari. La sua immagine è comunque legata al mondo dei supermercati. Fondò la Esselunga alla fine degli anni '50 importando in Italia il modello già sviluppato negli Stati Uniti.

Nonostante lo sbarco in Italia dei grandi gruppi francesi, la Esselunga fondata da Bernardo Caprotti ha mantenuto la leadership nella penisola nel mercato della grande distribuzione. Anche dall'ultimo rapporto realizzato dall'area studi di Mediobanca emerge che Esselunga si conferma la prima Gdo (Grande distribuzione organizzata) in Italia, con ricavi (in crescita) per oltre 6,8 miliardi, nonché il Gruppo più efficiente con 16mila euro di vendite per metro quadro, ma la società più redditizia è Eurospin Italia, con un Roe pari al 24,2% e utili al 5,8% dei ricavi.

Esselunga conta oltre 21 mila addetti con un fatturato per dipendente di 325 mila euro. Esselunga ha segnato anche la migliore incidenza del valore aggiunto sul fatturato (19,9%). L'utile cumulato nell'ultimo quadriennio dalla catena milanese ha toccato 1,1 miliardi, mentre Eurospin è arrivato a 550 milioni, le Coop a 53 milioni. I due gruppi francesi Auchan e Carrefour hanno cumulato perdite nette per quasi 2,7 miliardi, su cui ha pesato anche un rapporto tra costo del lavoro e valore aggiunto ampiamente superiore al 100%.
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