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Niente "quorum" in Ungheria a Referendum su migranti

Ha votato solo il 43,23% degli aventi diritto ma il 95% ha detto NO alle quote imposte dalla Ue

Politica
Niente "quorum" in Ungheria a Referendum su migranti
(Teleborsa) - Nulla di fatto in Ungheria nel Referendum sulla ripartizione delle quote dei migranti decisa dall'Unione europea. Il quorum non è stato raggiunto, essendosi recati alle urne solo il 43,23% degli aventi diritto al voto. Ma la maggioranza, ben il 95% dei cittadini, si espressa nettamente per il NO. Per la validità della consultazione, come previsto dalla Costituzione magiara, era necessario che il 50% più uno degli ungheresi si fosse recata alle urne. Così il Premier Viktor Orbàn, abituato a mietere consensi, per la prima volta ha subìto una sconfitta che potrebbe non esser priva di conseguenze.

La sconfitta della maggioranza di Governo è stata immediatamente riconosciuta, e del resto non avrebbe potuto essere altrimenti, da Gergely Gulyas, vicepresidente della Fidesz, il partito del Premier che aderisce al Partito popolare europeo, e da Andras Pulai, Presidente della Commissione elettorale.

Ma il mancato raggiungimento del quorum non liquida in Ungheria la "questione migranti". Il Premier Orbàn, sbandierando il grande successo ottenuto col numero dei NO, terrà già nelle prossime ore un discorso al Parlamento ungherese rivendicando la sua linea dura anti migranti, facendo appunto leva sull'alto numero di consensi alle sue tesi in ogni caso ottenuto. In ogni caso un segnale forte, che indica chiaramente come non voglia affatto rinunciare alla sua lotta.

Del resto che in Ungheria prevalessero i NO anti migranti era cosa scontata. I sondaggi davano infatti 8 cittadini su 10 sulle posizioni di Voktor Orbàn, ovvero contrari alla presenza di immigrati, clandestini o meno, in terra propria. Il Referendum era stato indetto dal partito di maggioranza e dalle altre forze politico-sociali vicine al Governo, ponendo ai cittadini il quesito "volete o no che la Ue imponga a ogni suo paese membro quote di ripartizioni di migranti, senza consultare governo e Parlamento nazionali e sovrani magiari?".

E il Premier, con la speranza di spingere il più alto numero possibile di elettori al voto e a superare così il quorum necessario, coltivava l'obiettivo del rafforzamento della propria posizione sia in Ungheria che nel resto dell'Europa. Insomma, di poter mostrare i muscoli e "candidarsi" di fatto come leader dei nazional conservatori.

Ora l'attesa è su cosa dirà Orbàn all'assemblea riunita nell'Orszaghàz, lo storico Parlamento della capitale Budapest. E soprattutto delle conseguenti reazioni dei leader politici dell'intera Ue.

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