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Il DEF ai "raggi X". L'Ufficio bilancio boccia le stime: "Eccessivo ottimismo"

Rilievi critici anche da Bankitalia e Corte dei Conti. Istat: "Stime coerenti con i conti trimestrali"

Economia
Il DEF ai "raggi X". L'Ufficio bilancio boccia le stime: "Eccessivo ottimismo"
(Teleborsa) - L'Ufficio parlamentare di bilancio boccia le nuove stime macroeconomiche contenute nella Nota di aggiornamento del DEF, il documento di economia e finanza, presentato la scorsa settimana.

Le previsioni sul PIL del 2017 sono "significativamente fuori linea", troppo ottimistiche, secondo l'organismo presieduto da Giuseppe Pisauro. "Alla luce delle informazioni disponibili, l'esito del processo di validazione del quadro programmatico 2017 e, in particolare, delle stime di crescita del PIL per il 2017 condurrebbe a un esito non positivo del quadro programmatico. "Le valutazioni effettuate dall’UPB, osserva l'organismo, portano a ipotizzare rilevanti scostamenti in eccesso della crescita reale e nominale anche per il 2018".

Corte dei Conti. Per la magistratura contabile, ci potrebbe essere "un rischio al ribasso" per le prospettive di crescita del Paese "con conseguenti risvolti avversi sul percorso programmatico di finanza pubblica". Il nuovo quadro macroeconomico che emerge dalla Nota di aggiornamento del Def "si presenta nel suo insieme equilibrato", anche se "non privo di elementi di fragilità cui occorrerà prestare attenzione" soprattutto "sul fronte della domanda estera e quindi delle nostre esportazioni". Così il Presidente della Corte dei Conti, Arturo Martucci di Scarfizzi, in audizione sul Def davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.

Secondo l'Istat, le stime contenute nel Documento di Economia e Finanza, sono "coerenti con i conti trimestrali" per il 2016. "Per gli anni successivi, ha spiegato il Presidente dell'Istat, Giorgio Alleva, l'andamento dei dati di finanza pubblica delineato nel quadro programmatico risulta più graduale rispetto a quello del DEF di aprile".

Per il vicedirettore generale di Bankitalia, Federico Signorini, l'obiettivo programmatico del governo sul PIL 2017 all'1% è ambizioso. "Nello scenario programmatico, la dinamica del prodotto è significativamente maggiore di quella del quadro tendenziale. La previsione è basata su una composizione della manovra sulla quale la Nota non fornisce informazioni di dettaglio. Per conseguire il risultato la prossima legge di bilancio dovrà essere definita con grande cura".
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