(Teleborsa) - "Basso livello della crescita, perduranti aspettative di bassi tassi d'interesse e instabilità politica diffusa a livello mondiale". Sono questi i motivi di allarme lanciati dal
Fondo Monetario Internazionale sulla stabilità finanziaria globale. L'organismo di
Washington spiega che se da un lato infatti i rischi nel breve termine sono diminuiti nel 2016, nel medio periodo la situazione sta diventando più complicata. La fotografia della situazione è stata scattata dal
Financial Stability Report Global presentato oggi a
Washington.
Nelle economie avanzate, spiega il report "la crescita più debole è stata mitigata dalla prospettiva di un ulteriore accomodamento della politica monetaria che ha sostenuto i prezzi delle attività e stimolato una certa ripresa della propensione al rischio". Le pressioni sui mercati emergenti si sono allentate. Dal report si evince che gli investitori sono stati colti di sorpresa dal risultato del referendum che ha portato alla
Brexit. Un vero choc politico che i mercati hanno poi metabolizzato.
Il giudizio del
Fondo Monetario cambia, invece, se si esaminano i rischi a medio termine sulla stabilità finanziaria, che stanno crescendo. "Il continuo rallentamento della crescita globale ha spinto i mercati finanziari ad aspettarsi un lungo periodo di bassa inflazione e di bassi tassi di interesse e un ritardo ancora maggiore nella normalizzazione della politica monetaria".
Altri rischi riguardano lo scenario politico che "è instabile in molti Paesi. In questa situazione, le istituzioni finanziarie hanno difficoltà a presentare bilanci sani, che indeboliscono la crescita economica e la stabilità finanziaria".
Per quanto riguarda l
'Italia, il Fondo
dopo aver tagliato le stime di crescita del Paese, spiega che le autorità hanno adottato una strategia su più fronti per rafforzare il sistema italiano ma ''
gli sforzi del Governo italiano per ridurre i crediti deteriorati potrebbero non essere sufficienti".L'istituzione di
Washington invita le autorità a valutare la qualità degli asset delle banche piccole non soggette alla vigilanza della BCE e monitorare ogni banca sui target che ha fissato per la riduzione degli
NPL Un occhio particolare è dedicato dal
FMI alla vicenda di
MPS, che indica come uno dei casi di debolezza del sistema bancario. "Affrontare le sfide delle banche deboli è importante per ridurre la pressione sul settore bancario italiano nel suo complesso" spiega l'organismo guidato da
Christine Lagarde.