(Teleborsa) -
Finale senza grandi scossoni per le principali borse europee dove regna un clima attendista. Gli operatori sono concentrati sulle
prossime mosse di politica monetaria delle banche centrali mondiali.
Oggi, intanto,
la BCE ha confermato il proseguimento del piano di acquisto titoli (QE) escludendo di fatto il Tapering, ovvero la riduzione graduale del programma id quantitative easing. L'attenzione degli addetti ai lavori è catalizzata soprattutto sul
dato chiave, di domani, relativo al mercato del lavoro statunitense. Un'indicazione che potrà chiarire meglio i tempi del taglio dei tassi da parte della Fed.
Seduta in frazionale ribasso per l'
Euro / Dollaro USA, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,44%. Giornata negativa per l'
oro, che archivia la seduta a 1.256 dollari l'oncia, in calo dello 0,85%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la sessione in rialzo e avanza a 50,27 dollari per barile.
Lieve calo dello
spread, che scende a 136 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta all'1,36%.
Nello scenario borsistico europeo incolore
Francoforte, che non registra variazioni significative, rispetto alla seduta precedente. Discesa modesta per
Londra, che cede un piccolo -0,47%. Dimessa
Parigi, con un calo frazionale dello 0,22%.
Sostanzialmente stabile Piazza Affari, che continua la sessione sui livelli della vigilia, con il
FTSE MIB che si ferma a 16.492 punti.
In luce sul listino milanese i comparti
Banche (+0,95%),
Tecnologico (+0,79%) e
Assicurativo (+0,64%). Tra i peggiori della lista di Milano, in maggior calo i comparti
Immobiliare (-1,45%),
Media (-1,21%) e
Telecomunicazioni (-0,68%).
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, in primo piano
Unicredit, che mostra un forte aumento del 2,29%, spinta da
rumors di offerte generose per Pioneer. Pesante la discesa di
MPS (-3,34%) che
secondo Bloomberg sta studiando un accordo per la conversione dei bond subordinati. Il titolo ha toccato
oggi nuovi minimi storici.
Tra le utilities, decolla
A2A, con un importante progresso del 2,25%. Nei giorni scorsi, ha
rinnovato i patti parasociali tra il Comune di Milano e di Brescia.
Incandescente
Azimut, che vanta un incisivo incremento del 2,11%, nonostante
Mediobanca abbia tagliato il target price a 16 euro, confermando un giudizio neutral. Buona performance per
Mediobanca, che cresce dell'1,67%.
Tra i titoli oggetto di vendite, in apnea
Poste Italiane, che arretra del 2,02%. Calo deciso per
Mediaset, che segna un -1,5%.