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La ripresa dell'auto continuerà anche nei prossimi anni, parola di CSP

Il mercato automobilistico nel 2016 chiuderà a quota 1.850.000 immatricolazioni, con una crescita del 17% rispetto al 2015, secondo una previsione condivisa del Centro Studi Promotor e da Unrae

Economia
La ripresa dell'auto continuerà anche nei prossimi anni, parola di CSP
(Teleborsa) - La ripresa del mercato dell'auto continuerà anche nei prossimi anni nonostante la bassa crescita dell’economia italiana? La risposta scaturita dal convegno “Il mercato dell’auto oltre la metà del guado” è stata positiva anche se i tassi di crescita saranno sicuramente inferiori a quelli del 2017.

Il mercato automobilistico nel 2016 chiuderà a quota 1.850.000 immatricolazioni, con una crescita del 17% rispetto al 2015, secondo una previsione condivisa del Centro Studi Promotor e da Unrae.

Nella sua introduzione Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, ha messo in evidenza che “i comportamenti attesi dal mercato sono influenzati da diversi fattori, che sono riconducibili a consumatori, case auto ed alle decisioni del Palazzo. Tra i consumatori le tendenze più importanti sono la crescita delle alimentazioni verdi ed il sempre maggior interesse verso l’uso senza possesso, e quindi verso il car sharing ed il car pooling. Per quanto riguarda le case auto è importante capire quali saranno le politiche di marketing e le politiche commerciali messe in atto nei prossimi anni. Dal Palazzo, invece, ci si attende che vengano prese decisioni utili a fornire un indirizzo per la mobilità futura”.

“In Italia – ha sottolineato Gianluigi Riccioni, direttore vendite di Mercedes-Benz Italia – il mercato auto è indubbiamente in crescita. Per continuare a crescere è necessario poter contare su un quadro normativo stabile. Le istituzioni, poi, devono avere una visione prospettica della situazione in modo che gli attori del mercato possano contare su un quadro stabile che favorisca la crescita”.

“Per il futuro - ha sottolineato Gianluca Italia, direttore mercato Italia di FCA – c’è soprattutto bisogno di stabilità, con interventi che non sono demandabili in toto al Palazzo: anche le case auto e gli altri attori del mercato devono assumersi le loro responsabilità. E’ compito nostro mantenere alto l’appeal dell’automobile”.

“Il parco circolante italiano – ha sostenuto Massimo Nordio, Dg e Ad di Volkswagen Group Italia e presidente di Unrae – è gigantesco e particolarmente vecchio, con un’età media di 10 anni. E’ importante che la sostituzione delle vecchie auto ancora in circolazione continui, perché le auto del futuro sono completamente diverse da quelle che abbiamo visto fino ad oggi. Si tratta di auto che garantiscono una mobilità elettrica, condivisa, connessa e autonoma. Questo è il futuro dell’auto”.

“L’auto non è un prodotto obsoleto - ha sottolineato Gian Primo Quagliano nelle sue conclusioni – ma sta cambiando e naturalmente l’auto del futuro è diversa da quella di oggi, così come sarà diverso il modo di usarla, con il fenomeno della condivisione che è destinato a crescere. Il quadro generale induce a ritenere che il livello fisiologico del mercato italiano si possa assestare intorno ad un livello di 2.100.000 immatricolazioni, livello che potrà essere raggiunto nei prossimi anni. Come? Anche attraverso il rilancio del MotorShow che torna nel 2016 con l’ambizione di farsi portavoce di un nuovo modo di intendere l’auto e la mobilità”.
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