(Teleborsa) - Ogni anno
si perdono sul lavoro 19 giorni o in un giorno circa
due ore e mezzo a causa di
inefficienze o inadeguatezze tecnologiche, che riducono la produttività e la soddisfazione di lavoratori e utenti. E' quanto rileva un sondaggio condotto da
Censuswide per conto di Sharp, su un campione di oltre 6 mila impiegati in 9 Paesi europei.
La ricerca, intitolata "Il futuro del lavoro e il lavoro del futuro" è stata presentata in occasione di un tavolo di lavoro su
Industria 4.0, il piano del governo di incentivazione dell'innovazione tecnologica.
Lo studio mette in evidenza che
tecnologie spesso obsolete o difficili da usare, mancata
preparazione propria o dei colleghi all'uso delle tecnologie o, ancora, la scarsa o assente
connettività alla rete aziendale, ci fanno sprecare molto tempo al lavoro.
Ma quanto tempo si perde? più di 8 minuti per stampare documenti, quasi 13 minuti per cercare documenti sui server aziendali, i minuti per riavviare o riparare un PC, 8 minuti di attesa per un meeting, oltre 10 minuti per aiutare colleghi a usare dispositivi tecnologici, altri 9 minuti per aiutare colleghi nell'uso di software (Word, Power Point ecc.) e 10 minuti per rifare lavori già fatti dai colleghi.
Il 53% degli intervistati in Italia dichiara che il proprio posto di lavoro non è aggiornato dal punto di vista tecnologico e, se il loro ufficio fosse dotato di una migliore tecnologia, oltre due terzi dei lavoratori (68,2%) risulterebbe più produttivo, circa la metà (45,9%) sarebbe più motivato e il 40,2% di poter essere più creativo.
(Foto: E. Reineke, Bundesarchiv CC BY-SA 3.0)