(Teleborsa) - Qualche piccola presa di beneficio sul
petrolio, dopo l'exploit della vigilia che ha fatto schizzare il prezzo del greggio oltre i 51 dollari al barile.
A infiammare le quotazioni la
proposta dell'OPEC alla Russia di congelare o tagliare la produzione, che sembra possa essere accettata da
Vladimir Putin. I Paesi produttori stimano di trovare la quadra su un taglio alla produzione, nel prossimo incontro in calendario a fine novembre.
Stamane il WTI scambia a 51,11 dollari al barile (-0,47%), mentre il Brent guadagna 5 cent, portandosi a 53,19 dollari al barile.