(Teleborsa) -
Giornata no per Piazza Affari che conferma in chiusura l'andamento negativo mostrato fin da avvio seduta. Stessa intonazione per i mercati di Eurolandia su cui hanno pesato fin dall'esordio i
dati deludenti sulla bilancia commerciale cinese e la
nuova debolezza del prezzo del petrolio.
D'oltreoceano, rimane sostanzialmente debole l'andamento di
Wall Street, con l'
indice S&P-500 che registra una flessione dello 0,65%.
L'attenzione degli investitori rimane concentrata sulla
prossima riunione della Federal Reserve, in calendario a novembre, mentre
cresce l'aspettativa di un rialzo dei tassi a breve. Dai
verbali del meeting Fed di settembre è emerso che i funzionari della Banca centrale considerano "opportuno" aumentare i tassi di interesse negli Stati Unti, nel breve periodo, se il mercato del lavoro continuerà a migliorare e l'economia USA a rafforzarsi.
Sul valutario, l'
Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,33%. Sostanzialmente stabile l'
oro, che continua la sessione sui livelli della vigilia a quota 1.257,1 dollari l'oncia. Sostanzialmente stabile il mercato petrolifero che continua la sessione sui livelli della vigilia con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che scambia a 50,08 dollari per barile.
Sulla parità lo
spread che rimane a quota 134 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,37%.
Tra i mercati del Vecchio Continente chiude in ribasso
Francoforte (-1,04%). Discesa modesta per
Londra che cede un piccolo -0,66%.
Parigi evidenzia una perdita dell'1,06%.
Scambi in ribasso per la Borsa di Milano, che accusa una flessione dell'1,22% sul
FTSE MIB, continuando sulla scia ribassista rappresentata da tre cali consecutivi partita martedì scorso.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Finecobank (+5,58%) dopo la
mossa di Unicredit. Nel complesso negative le banche assieme agli assicurativi.
Cali frazionali per
Banca MPS (-0,52%).
Il Fondo Atlante ha confermato il suo impegno sui NPL.
Acquisti su
STMicroelectronics (+0,56%)
grazie a ricoperture dopo il forte calo della vigilia.
Vendute UnipolSai -4,41%. In apnea
Unipol, che arretra del 4,12%.
Tonfo di
Fiat Chrysler Automobiles che mostra una caduta del 3,45%.
Recupera nel finale Mediaset (+0,15%) dopo che
sembra aprirsi uno spiraglio sulla vicenda Premium.
Guadagni a due cifre per
Alerion (+21,91%) che supera il prezzo dell'
OPA totalitaria lanciata da Edison.