(Teleborsa) -
Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara al centro della risposta in
VI Commissione Finanze della Camera del Viceministro dell’economia e delle finanze,
Luigi Casero, a seguito dell’
interrogazione sul futuro dell'istituto di credito da parte dell'onorevole Giovanni Paglia (SI-SEL). Il viceministro evidenzia, per quanto riguarda la vendita di Carife, come
l’Autorità operi in attuazione del programma di risoluzione e in osservanza delle previsioni del
decreto legislativo di recepimento della direttiva UE sul risanamento e la risoluzione delle banche.
Infatti, sebbene il
Fondo di risoluzione nazionale sia costituito da risorse private, gli interventi a valere su di esso sono considerati
aiuti pubblici poiché la gestione del Fondo è affidata all’Autorità di risoluzione nazionale e, pertanto, sottoposti alla
verifica di compatibilità dell’aiuto con il quadro normativo dell’Unione europea ad opera della Commissione europea. Per Casero, dunque, "alla Commissione europea
spetterà anche la valutazione che l’individuazione dell’eventuale acquirente e le condizioni della vendita siano state condotte in linea con le proprie decisioni".
Al riguardo
la Banca d’Italia ha fatto presente che, al fine di dare attuazione al
programma di risoluzione di Carife, così come delle altre tre banche contestualmente avviate alla risoluzione nel novembre 2015,
è attualmente in corso, con l’ausilio degli advisor a suo tempo incaricati, il confronto con i potenziali acquirenti mediante trattative bilaterali e parallele. Il novero dei soggetti coinvolti nella procedura di dismissione ricomprende gli investitori che hanno manifestato interesse a partecipare. "Tutti i soggetti invitati - ha proseguito il viceministro - possono formulare
offerte per una o più delle quattro banche, con pari opportunità e secondo le preferenze e le scelte di ciascuno. Tale fase di trattative si pone in linea di continuità con quelle precedenti e viene condotta nel rispetto dei
principi di apertura e non discriminatorietà, previsti dal decreto legislativo 16 novembre 2015 n. 180, oltre che delle prescrizioni della Commissione europea. In questo scenario è auspicabile che si realizzino
prospettive di rilancio della Cassa di Risparmio ferrarese, in un quadro di rinnovate e solide garanzie sia per i lavoratori che per la clientela".
Secca la risposta dell'onorevole Paglia, che
si è dichiarato assolutamente insoddisfatto della risposta di Casero, sottolineando come "la politica non possa disinteressarsi completamente del destino di una banca, soprattutto
dopo averlo indirizzato in una direzione problematica, come nel caso della Nuova Cassa di risparmio di Ferrara".
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