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Cannata (MEF): allargamento spread con Spagna per rischi politici

Questo divario si è allargato "nonostante la Spagna non riesca ancora a formare un governo"

Economia, Finanza
Cannata (MEF): allargamento spread con Spagna per rischi politici
(Teleborsa) - Il divario dello spread dei titoli pubblici tra l'Italia e la Spagna c'è "perché il mercato percepisce una maggiore incertezza politica nel nostro Paese rispetto alla Spagna". Lo ha rilevato il direttore del debito pubblico del MEF, Maria Cannata, nel corso del XVI Pan European Banking Meeting organizzato da Assiom-Forex e Borsa Italiana. Cannata ha aggiunto che questo divario si è allargato "nonostante la Spagna non riesca ancora a formare un governo". "Qualsiasi cosa crei in qualche modo preoccupazioni sulla stabilità, pure di qualsiasi tipo, crea volatilità", ha spiegato il direttore del debito pubblico del MEF riferendosi al referendum costituzionale. "Non rispondo a domande sul referendum. Comunque, lo abbiamo visto: basta pochissimo a creare spunti di volatilità. Basta poco".

In merito ai dati diffusi oggi sul debito pubblico, Cannata ha dichiarato che nel 2016, il Tesoro ha centrato l'obiettivo ambizioso di elevare la vita media del debito pubblico e di ridurre il costo dello stesso a poco più del 3%. "Quest'anno va abbastanza bene. L'obiettivo era cercare di estendere la vita media del debito. Un obiettivo molto sfidante, dato che il 2016 è un anno con poche scadenze, però ci stiamo riuscendo. La vita media del debito si sta allungando: a fine settembre era a 6,8 mesi. L'obiettivo è arrivare a sette anni, anche se non e facile perché lo stock pesa molto", ha dichiarato Cannata. "Nei primi nove mesi del 2016 - ha proseguito Cannata - il costo medio di finanziamento è stato dello 0,52%, mentre il costo dello stock del debito è sceso in area 3% ed è destinato a scendere ancora, ma non per sempre, perché questa fase di tassi bassi non durerà per sempre". Cannata ha aggiunto anche che "nelle quattro operazioni di concambio e di buy-back di quest'anno abbiamo ridotto il debito nominale di oltre 2,1 miliardi".
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