(Teleborsa) -
Quasi la metà dei siciliani (il 48,7%) non lavora, né cerca attivamente un impiego. E, per rivitalizzare il mercato, a poco è valsa
l'opportunità dell'esonero contributivo, giacché "nei primi tre mesi del 2016 sono stati stipulati
da parte delle sole imprese private poco più di
91.000 rapporti di lavoro e ne sono cessati 78.000, con un saldo positivo di quasi 13.000 contratti", ma con "
una flessione tendenziale del 4,2%". E' uno dei dati forniti dall'Osservatorio Statistico dei consulenti del lavoro al IV Congresso regionale della Sicilia, a Taormina, insieme alla stima dei ragazzi 'Neet':
nell'isola sono "oltre 300.000" e, grazie a questa cifra, "la Sicilia si aggiudica il valore più alto (dopo la Calabria) degli "scoraggiati"
dai 15 ai 29 anni tra le regioni italiane".