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Manovra, Padoan attacca Bruxelles: "Se l'Ue la boccia rischia la fine"

Per il ministro dell'Economia meno tasse e più attenzione alla crescita

Economia
Manovra, Padoan attacca Bruxelles: "Se l'Ue la boccia rischia la fine"
(Teleborsa) - "L'Europa deve scegliere da che parte stare. Può accettare il fatto che il nostro deficit passi dal 2 al 2,3 per cento del Pil per far fronte all'emergenza terremoto e a quella dei migranti. Oppure scegliere la strada ungherese, quella che ai migranti oppone i muri, e che va rigettata. Ma così sarebbe l'inizio della fine". Non usa giri di parole in ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, che in un'intervista a Repubblica si scaglia contro Bruxelles, che ha bacchettato l'Italia dopo l'approvazione della manovra da parte del Cdm la scorsa settimana. Per il Ministro in molti "hanno guardato al dito più che alla luna, e la luna è una manovra con meno tasse e più attenzione alla crescita, in coerenza con quello che abbiamo già fatto negli anni passati".



"Le indicazioni che vengono dal G20 sono tutte indirizzate alla crescita, contro l'austerità e per contrastare le diseguaglianze. In questo senso - ha proseguito Padoan - l'Italia con questa manovra può essere un modello per l'Europa", dichiara Padoan, secondo cui l'1% di crescita nel 2017 è "una stima prudente". "Oggi il problema non è dire sì o no all'Europa, ma dire sì a un'Europa diversa, che non stia ferma e invece si muova". Padoan bolla come "ridicole" le accuse di mance e condoni in vista del referendum, al quale voterà con "un sì convinto, perché la riforma costituzionale avrà un effetto di traino su tutte le altre riforme". Il ministro spiega quindi che per la legge di Bilancio "bisognerà aspettare ancora qualche giorno, ma non è sospesa in attesa di indicazioni o telefonate da Bruxelles: si tratta solo di un maggior lavoro di contabilità e di coordinamento per la Ragioneria generale dovuto alla nuova normativa".

In merito alla marcia indietro sulla misura sul contante, Padoan chiarisce che "non si trattava assolutamente di un condono che favoriva gli evasori, ma abbiamo deciso di eliminare il forfait per non dare adito nemmeno al minimo sospetto di voler favorire chi non rispetta le regole".
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