(Teleborsa) -
Alberto Nagel tutto campo.
Il
numero uno di Mediobanca durante l'assemblea dei soci ha affrontato diversi argomenti. Sulla prospettiva di una possibile fusione di
RCS con Cairo, il manager ha dichiarato: "se Cairo ci proporrà una fusione con la Cairo Communication la valuteremo con lo spirito costruttivo di chi guarda all'interesse di una società, raffrontando tra stand alone o fusione".
Vale la pena di ricordare che
Urbano Cairo ha acquisito il controllo di RCS attraverso un'
OPAS concorrente a quella promossa dai soci storici tra cui figura anche
Mediobanca.
Su
Generali, invece
Mediobanca "conferma la linea della cessione di un 3% ma senza un vincolo di scadenza", ha detto Nagel che ha ricordato che la cessione va vista come un'opportunità non come un obbligo".
Il numero uno di
Mediobanca ha poi parlato del risanamento di
MPS dicendo che l'alternativa al successo del piano di rafforzamento patrimoniale della banca senese sarebbe una situazione "molto brutta", anche per i suoi riflessi sul sistema che sono da evitare.
Questo perché MPS è una banca molto grande, sistemica, è la terza banca italiana e una situazione di incertezza provoca un problema che è un multiplo di quanto abbiamo
già visto a novembre con la risoluzione delle good bank".
Nagel ha ricordato che il gruppo
Mediobanca (
advisor di MPS con JP Morgan) ha avuto sempre negli scorsi anni rapporti stretti nel credito al consumo con la banca senese. "Quindi - ha concluso- forte impegno da parte nostra a lavorare con il CdA sul
programma di ricapitalizzazione".
Per quanto riguarda la presenza di Mediobanca a Londra, dove ha il gruppo ha una filiale, questa è confermata, ha specificato il manager.