(Teleborsa) - Le borse europee tagliano il traguardo di metà seduta con ribassi frazionali, con
Piazza Affari penalizzata soprattutto dai titoli petroliferi, in particolare l'ENI che ha diffuso stamane la trimestrale. Il listino milanese è colpito
anche dalla debolezza dei bancari.
Nessuna variazione significativa per l'
Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,092. L'
Oro continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,13%. Prevale la cautela sul mercato petrolifero, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che continua la seduta con un leggero calo dello 0,52%.
Sale lo
spread, attestandosi a 141 punti base, con un incremento di 3 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,57%.
Nello scenario borsistico europeo tentenna
Francoforte, con un modesto ribasso dello 0,28%. Nulla di fatto per
Londra, che passa di mano sulla parità. Piccoli passi in avanti per
Parigi, che segna un incremento marginale dello 0,29%. Il listino milanese continua la seduta poco sotto la parità, con il
FTSE MIB che lima lo 0,63%.
Si distinguono a Piazza Affari i settori
Tecnologico (+1,92%) e
Beni personali e casalinghi (+0,74%). In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si sono manifestati nei comparti
Petrolifero (-2,33%),
Assicurativo (-1,52%) e
Banche (-1,11%).
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, decolla
STMicroelectronics, con un importante progresso del 2,69% proseguendo la scia positiva della vigilia, disegnata dai
conti positivi.
Incandescente
Cnh Industrial, che vanta un incisivo incremento del 2,44%.
In primo piano
Luxottica, che mostra un forte aumento del 2,27%.
Banche nel complesso deboli. Buona invece la performance di
Mediobanca, che
cresce dell'1,08% grazie ai
conti del primo trimestre. Pesante la discesa di
Carige -7,99% dopo il
pressing della BCE sulla riduzione dei crediti deteriorati.
I più forti ribassi, invece, si verificano su
ENI, che continua la seduta con -2,47% dopo aver annunciato una
perdita in crescita nel trimestre. Lettera anche su
Saipem, che registra un importante calo del 2,28%, ancora
penalizzata dalla trimestrale.
Tonfo di
Recordati, che mostra una caduta del 2,13% all'indomani dei
conti del terzo trimestre.