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Attacco M5S contro banche: "Stop a denaro creato dal nulla"

Per i pentastellati la sovranità monetaria deve tornare in mano agli italiani,

Economia, Politica
Attacco M5S contro banche: "Stop a denaro creato dal nulla"
(Teleborsa) - "Non possiamo lasciare alle banche commerciali la decisione su quanto denaro stampare e dove metterlo. Dobbiamo deciderlo noi, perché la moneta è la nostra. La sovranità monetaria deve tornare in mano agli italiani, allo Stato, a una banca centrale pubblica e finalmente indipendente". Lo dicono i deputati M5S che con i portavoce Daniele Pesco, Carlo Sibilia e Alessio Villarosa hanno animato, a Montecitorio, l'incontro 'Banche e creazione di moneta. Sistema insostenibile?'.

"Si emette moneta virtuale solo per alimentare il circuito e le bolle della finanza e non per i bisogni dell'economia reale, pensiamo alla piaga della povertà o alle emergenze come i terremoti. Abbiamo un debito mondiale che è pari al 225% del PIL, eppure sembra che nessuno sia intenzionato a ragionare sul Qe per i cittadini o su norme di helicopter money. E' solo grazie al potere di creare danaro dal nulla che JpMorgan può, a partire dal 2013, fare pressione sui governi italiani per arrivare a una riforma costituzionale come quella che il presidente del Consiglio vuole adesso propinarci", spiega Sibilia.

"Quella che depositiamo in banca per noi è moneta vera - aggiunge Pesco - ma poi l'istituto la trasforma in danaro contabile. I banchieri prestano più soldi di quelli che raccolgono, abbiamo oggi 1.400 miliardi di depositi contro quasi 2 mila miliardi di impieghi. E così si gonfiano i bilanci fino a rendere insostenibile il sistema". "La soluzione è una separazione netta tra banche d'affari e banche commerciali. Queste ultime devono tornare alla loro missione originaria di intermediazione del credito. Ossia fare raccolta per dare ossigeno in modo equilibrato alle imprese e alle famiglie. Non possono prestare 100 avendo in cassa appena otto o nove. Il sistema va affiancato da una banca pubblica di investimento che, sul modello di quella francese, per fare un esempio, faccia ripartire quegli investimenti strategici senza i quali il Paese non potrà risollevarsi", conclude Villarosa.
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