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Papa Francesco: "Si salvano le banche, non gli uomini. E' la bancarotta dell'umanità"

Il Pontefice ai rappresentanti dei movimenti popolari internazionali giunti a migliaia in Vaticano da America Latina, Usa ed Europa

Papa Francesco: "Si salvano le banche, non gli uomini. E' la bancarotta dell'umanità"
(Teleborsa) - L'ira di Papa Francesco contro un sistema socio-economico ingiusto e le guerre che provocano le migrazioni emerge con forza durante l'incontro con i rappresentanti dei movimenti popolari internazionali giunti a migliaia in Vaticano e riuniti nella grande Aula Nervi. E, definendo "obbrobriosa" la situazione di rifugiati e migranti, Francesco non esita a ricordare quella dura parola "Vergogna" che pronunciò spontaneamente nel corso della sua visita a Lampedusa.

Il Pontefice, ricordando poi quanto ascoltato personalmente nello scorso aprile a Lesbo, racconti di "sofferenza di tante famiglie espulse dalla loro terra per motivi economici o violenze di ogni genere", non esita a parlare di "bancarotta dell'umanità", facendo proprio quanto allora detto, come ha tenuto a sottolineare, da "mio fratello l'arcivescovo Hieronymos di Grecia".

E a questo punto Francesco, interrogandosi, non esita a chiedersi pubblicamente "che cosa succede al mondo di oggi quando avviene la bancarotta di una banca"? "Immediatamente - si risponde il Papa - appaiono somme scandalose per salvarla, ma quando avviene questa bancarotta dell'umanità perché non c'è quasi una millesima parte per salvare quei fratelli che soffrono tanto? E così il Mediterraneo è diventato un cimitero, e non solo il Mediterraneo... Molti cimiteri vicino ai muri, muri macchiati di sangue innocente". "La paura - insiste Francesco - indurisce il cuore e si trasforma in crudeltà cieca che si rifiuta di vedere il sangue, il dolore, il volto dell'altro".

"Cosa fare", si è chiesto ancora Francesco ad alta voce, rivolto ai cartoneros, ovvero quei poveri per eccellenza che vivono rovistando tra i rifiuti, e ai campesinos giunti da Buenos Aires e da tutta l'America Latina e agli attivisti organizzazioni pacifiste arrivati invece dai paesi dell'Europa e dagli Stati Uniti , "di fronte a questa tragedia? Nel nuovo Dicastero per lo sviluppo integrale dell'uomo c'è una sezione che si occupa di queste situazioni. Ho deciso che, almeno per un certo tempo, quella sezione dipenda direttamente dal Pontefice, perché questa è una situazione obbrobriosa".

"Il futuro dell'umanità non è solo nelle mani dei grandi leader, delle grandi potenze e delle élite - dice infine il Papa - è soprattutto nelle mani dei popoli; nella loro capacità di organizzarsi ed anche nelle loro mani che irrigano, con umiltà e convinzione, questo processo di cambiamento".
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