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Manovra sotto la lente degli istituzionali

Dopo i soggetti non istituzionali la palla passa agli istituzionali, mentre si attendono commenti sul tema dall'Eurogruppo

Economia, Politica
Manovra sotto la lente degli istituzionali
(Teleborsa) - Manovra ancora in focus davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato. Dopo i soggetti non istituzionali la palla passa agli istituzionali, mentre si attendono commenti sul tema dall'Eurogruppo.

Parlando dell'incremento della quattordicesima e delle detrazioni Irpef, il presidente dell'Istat, Giorgio Alleva, ha dichiarato che nell'insieme "innalzano di un miliardo di euro il reddito delle famiglie". In particolare il costo totale dell'aumento della quattordicesima è stimato in circa 780 milioni di euro, che si aggiungono ai circa 850 milioni erogati in base alla legislazione vigente. L'aumento delle detrazioni Irpef per i redditi da pensione determina un costo globale, in termini di minore gettito, pari a circa 220 milioni.
Alleva vede un'espansione economica nel 3° trimestre dell'anno guidata dalla ripresa del settore industriale. Per "l'ultima parte del 2016 l'indicatore anticipatore dell'economia italiana non segnala prospettive di un'ulteriore accelerazione dell'attività economica", segnala il numero uno dell'istituto di statistica nazionale, lamentando "l'incidenza elevata di evasione fiscale e contributiva".

Bankitalia sostiene, invece, che la legge di bilancio del 2017 "ha un'intonazione espansiva". Ha diverse misure "apprezzabili" che rispondono a "temi chiave" per il Paese: "la ripresa dell'accumulazione di capitale produttivo, il contrasto dell'evasione fiscale, la prevenzione del rischio sismico".
Il raggiungimento dell'1% del PIL nel 2017 "non è irraggiungibile", ha dichiarato Luigi Federico Signorini, vicedirettore generale della Banca d'Italia, nell'audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sul ddl Bilancio, indicando che la "ripresa c'è, ma stenta a rafforzarsi". "La possibilità di nuovi episodi di volatilità sui mercati finanziari non può essere esclusa, anche in relazione all'instabilità politica e strategica in varie aree del mondo e, in Europa, all'evoluzione delle trattative sull'uscita del Regno Unito dall'Unione; le prospettive delle maggiori economie emergenti sono contrastanti".
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