(Teleborsa) - Il Governo continua a navigare a vista sul
precariato. Dopo le indiscrezioni su un nuovo
maxi-piano di 80 mila assunzioni, poi ridimensionato dalla collocazione in organico di diritto solo di una parte dei posti oggi in quello di fatto, si parla ora genericamente di una
“fase di transizione” che condurrà alla
nuova forma di reclutamento prevista dalla
riforma scolastica.
Tale fase di transizione - sottolineano i sindacati - potrebbe durare un po', perché siamo ancora in attesa del
decreto attuativo: su chi e come verrà stabilizzato, però, non si sa ancora nulla. Precario e abilitato? Precario con il solo titolo di insegnamento in attesa di un TFA?
"La risposta a tale quesito la forniamo noi", replica
Marcello Pacifico, leader del sindacati
Anief, spiegando che "è assodato che gli attuali precari, in particolare quelli di seconda fascia d’Istituto e coloro che abbiano svolto più di 36 mesi di servizio, non possano essere lasciati nel limbo o, ancor peggio, al proprio destino: mai come oggi, con tante graduatorie senza più candidati, è indispensabile prevedere l’inserimento nelle GaE di tutti gli abilitati".
Tutte queste richieste fanno parte degli oltre
70 emendamenti presentati dall’Anief alla Commissione Bilancio della Camera, proprio per mettere mano alle storture normative e modificare la riforma. A questo proposito è stato convocato anche uno
sciopero lunedì prossimo, 14 novembre, con manifestazione a Roma.