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Italia-Svizzera: I Ministri Delrio-Leuthard per la cura del ferro che unisce i due paesi

Potenziamento trasporto ferroviario Italia-Svizzera obiettivo 2020. Ministri Delrio e Leuthard confermano impegno

Economia, Trasporti
Italia-Svizzera: I Ministri Delrio-Leuthard per la cura del ferro che unisce i due paesi
(Teleborsa) - Incontro a Roma tra il Ministro Infrastrutture e Trasporti Delrio con la collega svizzera Leuthard a conferma della stretta collaborazione sul trasporto ferroviario e intermodale tra i due Paesi. Un programma che sarà completato nel 2020, quando, sul versante elvetico, sarà aperto anche il nuovo traforo del Monte Ceneri e su quello italiano saranno completati tutti gli interventi programmati da RFI-Rete Ferroviaria Italiana per adeguare le linee al di qua delle Alpi agli standard europei per il trasporto ferroviario intermodale di grande capacità e grandi dimensioni: lunghezza dei treni fino a 750 metri, capacità di carico fino a 2.000 tonnellate e altezza della sagoma fino a 4 metri (in sigla: PC 80) per trasportare container high cube, semirimorchi e autostrada viaggiante.

Nel 2020, sul versante svizzero entrerà in funzione anche il nuovo traforo del monte Ceneri, mentre su quello italiano saranno completati tutti gli interventi programmati da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) per adeguare le linee al di qua delle Alpi agli standard europei per il trasporto ferroviario intermodale di grande capacità e grandi dimensioni: lunghezza dei treni fino a 750 metri, capacità di carico fino a 2.000 tonnellate e altezza della sagoma fino a 4 metri (in sigla: PC 80) per trasportare container high cube, semirimorchi e autostrada viaggiante.

Una vera e propria robusta "Cura del Ferro" cui però manca manca il tassello finale della realizzazione della linea del Terzo Valico dei Giovi, che il ministro Delrio ha confermato sarà completato entro il 2021. Con lavori che non saranno comunque bloccati dagli strascichi delle vicende giudiziarie venute alla luce in questi ultimi momenti e che il Ministro conta di risolvere nelle prossime settimane, nel caso anche attraverso il commissariamento.

La collaborazione tra Italia e Svizzera prosegue quindi a marce forzate anche per quanto riguarda i progetti di sviluppo della capacità terminalistica in Italia e, in particolare, nel territorio lombardo. La nuova società del settore, Mercitalia, del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, che partirà formalmente dal 1 gennaio dell’anno prossimo, e la svizzera Hupac, hanno già avviato dei progetti, che vedono la partecipazione anche finanziaria del gruppo elvetico, per realizzare il potenziamento di tre grandi nuovi centri intermodali a Milano Smistamento, Piacenza e Brescia. Nuovi centri che si andranno ad aggiunge agli altri scali già operanti per migliorare un’offerta logistica che dovrebbe ricevere un notevole impulso dalla nuova “ferrovia di pianura” che la Svizzera ha realizzato con i forti investimenti del programma Alptransit sul corridoio Reno-Alpi.

La conferma dell’impulso impresso in questi ultimi tempi alla "Cura del Ferro" dall’azione del governo italiano è venuto anche dall’annuncio del ministro Delrio che, nel 2017, saranno completati i lavori della Arcisate-Stabio. Un tratto di linea che favorirà ulteriormente i collegamenti per i treni merci sul corridoio transalpino e che in passato ha dovuto subire parecchie traversie e qualche ritardo. Delrio ha anche confermato che si è speso personalmente e conta di portare rapidamente a soluzione i problemi sorti con il comune di Segrate per ottenere l’autorizzazione a iniziare i lavori per l’ampliamento dello scalo ferroviario di Milano Smistamento, che, come ha spiegato il ministro, partiranno sicuramente a inizio del 2017.

Il clima dell’incontro ha mostrato non solo una piena intesa e una comune volontà dei ministri dei due paesi per portare avanti una politica a favore della ferrovia e dell’intermodalità, ma anche rapporti di reciproca stima e di appoggio personale: la Ministra Leuthard, che da anni segue la politica dei trasporti in Svizzera ed è tra le più impegnate a livello europeo su questi temi, si è augurata che "il Ministro Delrio possa rimanere ancora per lunghi anni alla guida del dicastero", sottolineando che l’Italia, sul fronte continentale, è il Paese che si sta muovendo con maggior coerenza per realizzare gli obiettivi di svolta modale nel settore dei trasporti, sostenendo che altri paesi (il riferimento è alla Germania, che, invece, non sta seguendo la stessa politica di investimenti) "dovrebbero seguirne l’esempio".

Delrio ha ricordato gli ambiziosi programmi del suo ministero (aumentare del 50 per cento la quota del trasporto su ferro nei prossimi cinque anni) e sottolineato come l’Italia punti ad inseguire il modello svizzero (per ora irraggiungibile) di un paese che può vantare una quota del 70 per cento di merci trasportate per ferrovia o con modalità intermodale. Un primato che – ha annunciato la ministra Leuthard nel corso dell’incontro – nel 2016 è destinato addirittura ad essere superato, raggiungendo la stratosferica soglia del 71 per cento. Con l’Italia ferma a una quota che, secondo le stime più ottimistiche, viaggia intorno al 10 per cento.
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