(Teleborsa) -
Lo yuan crolla ai minimi storici sull'effetto Trump. La valuta cinese ha raggiunto oggi il livello
più basso degli ultimi 8 anni nei confronti del dollaro, per le preoccupazioni su un deterioramento dei rapporti USA-Cina dopo
la vittoria di Trump alle elezioni.
La banca centrale cinese oggi ha fissato il
cambio dello yuan a 6,8495, in calo dello 0,30% rispetto alla vigilia ed al livello più basso da settembre 2008.
Normalmente, la valuta è "autorizzata" a fluttuare in un intorno di questo
fixing indicativo, con uno
scarto massimo del 2% in eccesso e in difetto. Quindi questo cambio indicativo ha innescato
vendite sullo yuan, che è arriovato a perdere lo 0,26%, per poi riassestarsi a 6,853.
Ad innescare questa spirale ribassista è stato il progressivo
apprezzamento del biglietto verde, sull'aspettativa di un
imminente rialzo dei tassi da parte della Fed a dicembre. Una convinzione rafforzata dal fatto che la politica economica del nuovo Presidente sarà incentrata su un
aumento della spesa pubblica e del deficit.
Durante la campagna elettorale, inoltre, Trump ha palesato la sua impostazione
protezionistica, accusando la Cina di svalutare di proposito lo yuan per stimolare l'export, il che potrebbe innescare
ritorsioni con dazi.