(Teleborsa) - Il
nuovo Piano di
Mediobanca, fra le altre cose, prevede una
riduzione della partecipazione in Generali dal'attuale 13% al 10%. Nella conference call con la stampa, però, il numero uno dell'Istituto di Piazzetta Cuccia,
Alberto Nagel, ha preventivato che
la quota potrebbe essere ridotta anche più del 3%, se l'Istituto avesse la necessità di reperire ulteriori risorse per le acquisizioni, rospetto al miliardo previsto dal Piano.
"E' sempre un'opzione che il consiglio ha di valutare un'operazione più grande, se disponibile, rispetto a tenere un pacchetto più o meno rotondo di Generali", ha detto l'Ad., precisando però che tutto discende dal saldo del calcolo fra l'impatto del deconsolidamento di Generali e l'apporto che l'acquisizione porterà in termine di utili e ricavi, che deve essere sempre a saldo positivo.
Quanto agli
aspetti operativi della cessione della quota, Nagel ha precisato che potrebbe attuarsi sia attraverso
operazioni di mercato sia con
collocamenti privati. "Tutto questo va fatto in modo da non incidere in maniera negativa", ha concluso.
Certamente, la notizia non sta facendo molto bene al titolo
Generali, che oggi cede sul mercato il 3% circa del suo valore, in linea con l'andamento negativo dei titoli finanziari.